Da Terminator a Blade Runner, tutte le profezie di Hollywood sull'intelligenza artificiale

Il timore che l'intelligenza artificiale possa minacciare la sopravvivenza umana è alla base di numerosi film. In altri, tuttavia, emergono spunti di riflessione differenti

Da Terminator a Blade Runner, tutte le profezie di Hollywood sull'intelligenza artificiale
00:00 00:00

L'intelligenza artificiale (IA) è al centro di un nuovo film che inserisce scaglie di fantapolitica in un copione post apocalittico. The Creator è uscito lo scorso 28 settembre nelle sale cinematografiche e promette di far parlare di sé per il delicato tema trattato, da tempo al centro del dibattito politico e geopolitico. La trama è ambientata nel futuro. Nel 2070 due blocchi, l'Occidente e l'Asia, si scontrano tra di loro a causa dell'IA. Già, perché il primo, guidato dagli Stati Uniti, ha rifiutato di affidarsi a questa tecnologia mentre il secondo l'ha accolta di buon grado. Il timore che gli esseri artificialmente intelligenti possano minacciare la sopravvivenza umana è dunque la miccia alla base del conflitto. Fino a che punto la richiamata pellicola riflette, e anticipa, il nostro futuro? E quali altri film hanno avuto un impatto sulle nostre concezioni?

L'intelligenza artificiale killer

Nel corso di un lungo articolo, il Washington Post ha stilato un elenco di archetipi, personaggi e film che hanno avuto un ruolo chiave nel plasmare le nostre speranze e paure sull’intelligenza artificiale. Impossibile non iniziare con il filone culturale che ha dipinto l'IA come una minaccia capace di arrivare al punto di distruggere (o schiavizzare) l'umanità. In The Terminator del 1984 e nel suo seguito del 1991, il cattivo coincide con Skynet, una rete di computer altamente avanzata creata come primo sistema di difesa americano completamente automatizzato. Pochi giorni dopo la sua attivazione, la rete avvia inaspettatamente una guerra nucleare che annienta miliardi di persone, per poi costruire un esercito di robot per uccidere i sopravvissuti.

Questa è la concezione apocalittica dell’intelligenza artificiale, un’intelligenza artificiale killer pronta a sottomettere l'umanità non appena le sarà possibile. Un altro esempio del filone negativista si trova nel film 2001: Odissea nello spazio, dove il supercomputer HAL, incaricato di controllare le operazioni di una missione spaziale su Giove, è in grado di riprodurre o imitare molte attività del cervello umano. Peccato che inizi ad uccidere i membri umani dell'equipaggio quando sente che il gruppo vorrebbe spegnerlo.

Le "emozioni" (vere o presunte) dell'IA

In Her, uno scrittore solitario di nome Theodore si innamora di Samantha, un'assistente informatica iperintelligente. I due sviluppano una storia d'amore fino a quando Samantha si evolve per comunicare con altre IA, lasciando indietro l'uomo e il resto dell'umanità. Va da sé che in questo e altri film simili non è mai del tutto chiaro se i partner romantici artificiali provino veramente le emozioni o siano semplicemente programmati per far credere agli umani di farlo.

Il capolavoro di Ridley Scott del 1982, Blade Runner, è ambientato in una Los Angeles distopica, dove la potente Tyrell Corporation ha creato esseri umani sintetici conosciuti come replicanti. L'obiettivo del processo: fornire personale alle sue colonie spaziali, combattere le sue guerre e compiacere i suoi dirigenti. Alcuni dei replicanti danno però l'impressione di provare emozioni (e non solo).

Sorveglianza di massa e aiutanti

Arriviamo così alle ultime due “versioni” dell'IA. Da un lato ecco l'intelligenza artificiale usata per attuare una sorveglianza di massa sui cittadini. Minority Report dipinge non a caso un futuro non troppo lontano, a Washington, dove le pubblicità mirate sono all’ordine del giorno e la sorveglianza basata sull’intelligenza artificiale è super pervasiva. Sul fronte opposto non manca la concezione dell'IA come aiutante dell'umanità. Gli esempi abbondano, e quello più emblematico potrebbe essere R2-D2 della serie Star Wars.

Certo è che, come ha evidenziato il WP, Hollywood prospera grazie al dramma e agli effetti speciali contenuti nei sui film.

Attenzione però, perché la maggior parte delle pellicole viene realizzata per attirare la nostra attenzione giocando sulle nostre paure. In altre parole, e a differenza di quanto pensiamo, senza avere la pretesa di predirne il futuro. Che è invece ancora tutto da scrivere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica