Marinelli e quel ruolo per cui non si indignò

L'attore che si lamenta per aver vestito i panni di Mussolini, non ha fatto una piega a interpretare il criminale Primo nella serie Tv "Trust"

Marinelli e quel ruolo per cui non si indignò
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Si chiamava Primo. Era feroce, criminale, uccise più complici, cosparse di benzina, per dar loro fuoco, alcuni di questi, era efferato, inumano, fu lui a spedire a Il Messaggero il plico con un orecchio mozzato del sequestrato. Film serie Tv, Trust, rapimento di Paul Getty; nella sceneggiatura di Simon Beaufoy e per la regia di Danny Boyle, indovinate chi interpretava il ruolo di Primo? Elementare, Luca Marinelli.
Non risulta che abbia mai provato fastidio, pentimento e senso di colpa per avere recitato il ruolo del criminale omicida, trattasi di film romanzato ok, ma questo è il mestiere dell’attore, il metodo Stanislavskij comporta il coinvolgimento in ciò che l’interprete sta recitando, sull’orlo della commozione per evitare di essere inespressivo. Marinelli-Mussolini, che molto assomiglia, per il trucco, più che al Duce a Gian Fabio Bosco, della coppia Ric & Gian, si è detto invece stravolto per il dolore di avere vestito i panni di Benito Mussolini, gli andava bene però quello del criminale che rapì Paul Getty in cambio di un riscatto in denaro. Lo stesso dell’ingaggio per la miniserie tv di Joe Wright.


Ps: chissà da quali tormenti sono agitate le notti di Maurizio Lombardi costretto a interpretare Emilio De Bono ministro delle colonie e protagonista della deportazione delle tribù del Gebel e così Francesco Russo nel ruolo di Cesare Rossi, coinvolto nel delitto Matteotti come Federico Mainardi nella parte di Albino Volpi. Ai Poster l’ardua sentenza.

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