La ragazza con l'orecchino di perla, le differenze tra realtà e finzione

La ragazza con l'orecchino di perla è un film che "romanticizza" fatti realmente accaduti: ma qual è la vera storia che ha ispirato il dipinto?

La ragazza con l'orecchino di perla, le differenze tra realtà e finzione

La ragazza con l'orecchino di perla è la pellicola del 2003 firmata da Peter Webber che va in onda questa sera alle 21.15 su Cielo. Il film, che è tratto dal romanzo omonimo di Tracy Chevalier, ruota intorno alla figura del pittore Johannes "Jan" Vermeer e al suo dipinto Ragazza col turbante, conosciuto appunto anche come Ragazza con l'orecchino di perla realizzato nel 1665.

La ragazza con l'orecchino di perla, la trama

A Delft, nel 1665, Griet (Scarlett Johansson) accetta di lavorare a casa del pittore Jan Vermeer (Colin Firth) per aiutare economicamente la sua famiglia, che nuota in cattive acque da quando il padre di Griet ha perso la vista a causa di un incidente avvenuto sul posto di lavoro. La figura di Vermeer mette in soggezione la giovane Griet che, al contempo, è molto affascinata dall'arte del Maestro che, tuttavia, non vi si può dedicare a tempo pieno. Quando Vermeer capisce l'interesse della ragazza, tra i due cominciano degli incontri segreti e sempre più intimi, in cui Griet non solo impara a mescolare i colori, ma si invaghisce del pittore, ai danni del giovane Pieter (Cillian Murphy), che cerca in ogni modo di sedurla. Quando, anche per volere del mecenate di Vermeer (Tom Wilkinson), Griet comincia a posare per il suo datore di lavoro, la ragazza non può immaginare quali sfide la attendano, né che il suo volto è destinato a diventare immortale.

Le differenze tra libro, film e storia vera

Come spesso accade quando si decide di romanticizzare qualcosa di storico, con radici ben affondate nella realtà, anche La ragazza con l'orecchino di perla è un'opera cinematografica che prende delle libertà sia rispetto al libro da cui è tratto, sia, soprattutto, rispetto alla storia vera che si cela dietro il libro. La prima grande differenza che va sottolineata è il fatto che nessuno è a conoscenza della vera identità della ragazza che posò per Vermeer nel famoso dipinto, e che è rimasta un enigma ben più misterioso rispetto a quello della Monna Lisa. Come si legge sul sito dello Smithsonian, nel 2020 una squadra di ricercatori ha presentato i risultati di due anni di esami e analisi sul dipinto Ragazza con l'orecchino di perla. Secondo questo rapporto gli studiosi, pur avendo fatto numerose scoperte sulle tecniche utilizzate da Vermeer, non hanno fatto alcun passo avanti nello scoprire la figura che si cela dietro un quadro diventato immortale. Secondo una ricostruzione di Britannica, il famoso dipinto non sarebbe nemmeno un ritratto, ma un cosiddetto tronie, un termine fiammingo con cui si identifica un tipo di opera realizzato per studiare pose e dimensioni e che quindi non è detto che debba somigliare alla modella, se pure una modella sia mai esistita.

Il film, inoltre, presenta delle differenze anche con il libro. Ad esempio, nell'opera di Tracy Chevalier, Vermeer incontra Griet mentre la ragazza sta cucinando in casa sua. Colpito dalla sua passione per l'arte e per la sua sensibilità decide di offrirgli un lavoro. Nel film, invece, Vermeer incontra il personaggio interpretato da Scarlett Johansson solo dopo che Griet lavora già da tempo nella dimora del pittore. Come viene puntualizzato dal sito Student Share, nel film manca anche un approfondimento sulla famiglia di Griet: sulle vere condizioni del padre, sulla vita difficile fatta dal fratello. Per non parlare del fatto che nella pellicola con Colin Firth viene eliminata del tutto la figura della sorella di Griet: sorella che la aiuta in più di un'occasione.

Differenze, queste, che non servono solo a sottolineare ancora una volta come letteratura e cinema parlino lingue diverse, ma soprattutto a sottolineare ancora di più l'inafferrabilità della vera storia che si cela dietro il famoso dipinto. Una storia che rimarrà piena di misteri ed enigmi, proprio come l'artista che lo ha realizzato e che non ha lasciato molte tracce della sua vita.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica