Contestazione sul red carpet per Woody Allen. Una trentina di persone, soprattutto ragazze, assiepate dietro le transenne, ha accolto il passaggio del regista sul tappeto rosso con urla di contestazione. "Stupratore!". L'hanno sommerso di insulti quando si è soffermato davanti ai fotografi. Da parte sua non c'è stata alcuna reazione, si è fatto fotografare e poi è andato via senza dare importanza alle contestazioni.
A fronte del gruppo di contestatori, Allen è stato accolto con applausi e urla da oltre cinquecento fan che lo attendevano già da un paio d'ore. Tanti anche i giovani che hanno chiesto un autografo al celebre regista che prima di entrare nella Sala Grande per la proiezione del suo film Coupe de Chancè si è avvicinato per accontentarli. All'ingresso della sala, altre 300 persone circa attendevano il regista per salutarlo prima dell'entrata. "Spegnete i riflettori sugli stupratori", hanno gridato un gruppo di donne, ma anche alcuni uomini, inscenando un flash mob nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò anche mettendosi a seno nudo. Hanno diffuso un volantino in cui sottolinea la presenza al festival con altrettanti film di tre persone che sono state coinvolte in procedimenti penali per casi di abusi e violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson.
"Quest'anno la Biennale del cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse, accampate dal direttore della Mostra Alberto Barbera, seguono il vecchio copione della distinzione tra uomo, responsabile davanti alla legge, e l'artista il cui genio non è mai giudicabile poichè superiore e libero da responsabilità terrene. Non fareste mai sfilare sul red carpet chi ha agito, solo per citare gli ultimi casi, gli stupri di Palermo, Caivano e Milano", si legge nel volantino in italiano e in inglese, diffuso stasera in cui si cita anche Luca Barbareschi per una discussa intervista di mesi fa.
La vigilanza ha poco dopo allontanato il gruppo, che allontanandosi ha gridato anche "Abbasso il patriarcato!".
Woody Allen probabilmente non si è neppure accorto della contestazione perché nel momento in cui avveniva era appena sceso dall'auto e stava parlando con lo staff. Le proteste nascono dalle accuse di violenza sessuale rivolte al regista, che però è stato completamente scagionato per due volte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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