Lady Oscar compie 40 anni e festeggia con una pellicola al cinema

Cresce l'attesa per il nuovo film di animazione di Lady Oscar: "Le rose di Versailles", creato dalla fumettista Riyoko Ikeda che ne fece il simbolo della forza femminile

Lady Oscar compie 40 anni e festeggia con una pellicola al cinema
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Dopo 40 anni dal debutto, torna Lady Oscar, uno degli anime più amati della storia. L'iconico "soldato" dai lunghi capelli biondi, cresciuta nella Francia che si apprestava alla rivoluzione, sarà molto aderente all'originale e nonostante l'uscita è prevista nella primavera del 2025, l'aspettativa è già alle stelle.

La storia dell'"eroina di Francia"

Berusaiyu no Bara, da noi arrivata come Lady Oscar venne creata dalla fumettista Riyoko Ikeda che dopo aver letto la biografia della regina Maria Antonietta rimase affascinata e decise di creare un manga "shojo", ovvero un genere destinato ad un target giovane e femminile. All'inizio la casa editrice Shueisha non era proprio certa di pubblicare la storia, pensando che l'ambientazione settecentesca, i fatti storici e la tragica fine, potessero non rappresentare una grande attrattiva per le lettrici.

Alla fine però la perseveranza di Ikeda ebbe la meglio, sia perché rassicurò i produttori che in caso di insuccesso avrebbe interrotto le pubblicazioni, sia perché questi si convinsero che il grande successo del film Sissi interpretato da Romy Schneider potesse essere un grande traino. Inutile dire che il manga fu un successo al disopra di ogni aspettativi, una sorta di tsunami che in breve tempo diventò un grande fenomeno di costume.

Un successo dal sapore amaro

Come ricorda la stessa fumettista in un'intervista, all'epoca la fama per lei ebbe un sapore amaro: "La mia scelta di lasciare gli studi a 24 anni per dedicarmi ai manga deluse le aspettative di tanti, a cominciare dalla mia famiglia, ma soprattutto complicò la mia esistenza: entravo in un mondo di dominio maschile, e me lo fecero capire subito. L’editore mi disse chiaro e tondo che mi avrebbe pagato la metà di quanto guadagnava un autore uomo. Io mi lamentai e lui candidamente mi spiegò che lo faceva perché se un suo autore avesse deciso di metter su famiglia avrebbe dovuto mantenere la moglie, se invece mi fossi sposata io, a me avrebbe pensato mio marito".

Il successo fu invece tale che la fumettista non dovette proprio preoccuparsi di nulla, anzi, nel nel 2008 venne insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Legion d’onore per il suo contributo alla diffusione della cultura francese nel mondo. La sua grande intuizione fu quella di capovolgere lo stereotipo femminile della donna timida e riservata, Oscar è un'eroina, a partire dal nome, cresciuta come un uomo, ma dalla grande femminilità, capace di guidare truppe di soldati, ma anche di provare sentimenti profondi e romantici, tanto che: "In Giappone cominciarono a identificarsi con lei le donne osteggiate sui posti di lavoro" spiegò l'autrice.

La rivoluzione mondiale

Oscar eroina della rivoluzione ma non solo sotto la Bastiglia ma in tutto il mondo dove le donne si innamorarono del suo coraggio, della forza e di quella determinazione incrollabile di voler cambiare il suo destino. Per disegnarla la fumettista si ispirò al viso dell'attore svedese Björn Andrésen in Morte a Venezia di Luchino Visconti, mentre per la sceneggiatura il manga è ispirato a due figure storiche François Augustin Reynier de Jarjayes, un conte che tentò di aiutare la famiglia reale a fuggire prima che tutti venissero arrestati e mandati alla Bastiglia, e Marie-Jeanne Schellinck, una donna di origine belga che si travestì da uomo per entrare nell’esercito e combattere.

La serie animata e il nuovo film

Dopo aver detto più volte no ad una trasposizione cinematografica alla fine fu la Tokyo Movie Shinsha a produrre l'anime di Lady Oscar. La serie arrivò sugli schermi giapponesi tra il 1979 e il 1980, ma il suo grande successo non arrivò lì, bensì in Europa dove è tutt'ora Oscar è amata da milione di persone. Per questo si può immaginare l'attesa per Le Rose di Versailles, di cui è stata confermata l'uscita in Giappone nella primavera del 2025 e si presume, anche se non ci sono conferme, subito dopo nel resto del mondo.

Il titolo del film rimanda ai fiori rappresentati dalle cinque protagoniste femminili: la rosa rossa per Maria Antonietta, la rosa bianca per Lady Oscar, il bocciolo di rosa per Rosalie Lamorlière, la rosa nera per Jeanne de Valois e la rosa gialla per la Contessa de Polignac. La pellicola è stata diretta da Ai Yoshimura, con la sceneggiatura di Tomoko Komparu.

Nella versione giapponese note attrici e cantanti hanno prestato la loro voce ai personaggi.

Oscar sarà doppiata da Miyuki Sawashiro, Maria Antonietta da Aya Hirano, Andrè da Toshiyuki Toyonaga e infine Kazuki Kato sarà la voce di Hans Axel von Fersen.

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