Tutte amanti di Delon (che non può smentire)

Molte donne, dopo la morte di Delon, dicono di averlo conosciuto personalmente

Tutte amanti di Delon (che non può smentire)
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Caro Vittorio,
fa un po' ridere sentire sui media le varie testimonianze di star, starlette, attrici, attricette e femmine varie che dicono di aver conosciuto carnalmente o di aver avuto una tenera amicizia con Alain Delon. Lui non c'è più e non può controbattere e loro continuano imperterrite. Tanto qualche social che amplifica lo trovano sempre.
Piero Casati

Caro Piero,
chi sa perché se un uomo si vanta delle sue conquiste o le elenca viene considerato un porco, o anche una specie di molestatore incapace di tenere l'uccello in gabbia e anche di amare, mentre se una signora racconta di essere andata a letto con Alain Delon o con altri personaggi dello star-system, ecco che giornali e tv le dedicano copertine, articoli, spazio, interviste? Non è la prima volta che accade. Il che, attenzione, andrebbe anche bene se soltanto le donne non avessero l'uso di nascondere le loro avventure, proponendosi quali sante, salvo poi andare fiere di essere state amanti di uomini famosi o facoltosi. Noi uomini siamo più autentici in queste cose: non ricordiamo soltanto le amanti prestigiose. Certo è che diviene difficile contraddire quando si è morti, quindi non escludo che il povero Delon possa essere contrariato e abbia qualcosa da ribattere quando una di queste sue presunte amanti confessa ai giornali di essere stata a letto con Delon e di avergli fatto girare la testa. Senza dubbio l'attore francese ha avuto un rapporto intenso con il genere femminile, un po' come me. Preciso il senso delle mie parole: le donne nella mia vita hanno rivestito un ruolo fondamentale, anzi cruciale. Non mi riferisco soltanto a quelle, innumerevoli, con le quali sono andato a letto, cosa di cui non mi vergogno non trattandosi di un delitto, ma anche alle tante amiche che ho avuto e che seguito ad avere accanto, con le quali converso piacevolmente, riesco ad aprirmi e passo tanto tempo di qualità. Prediligo da sempre la compagnia femminile, con i maschi mi annoio, li trovo ripetitivi, poco brillanti, concentrati su questioni effimere e ammorbanti. Con le donne riesco a fare discorsi più profondi e anche discorsi più leggeri.

Non è un caso che l'unico libro autobiografico autorizzato su Delon, uscito nel 2013, si intitoli: Les femmes de ma vie. Forse dovrei scrivere anche io un'opera di questo tipo. Comincerei con il raccontare di mia zia Tina, sorella di mia madre, zia che mi ha praticamente cresciuto dal momento che la mamma lavorava come una dannata, stando parecchio tempo fuori casa, essendo rimasta vedova molto giovane e dovendo provvedere da sola a tre figli piccoli, di cui io ero l'ultimo nato. Narrerei ovviamente pure di mia madre, della mia prima moglie, della seconda, con la quale ancora vivo da oltre 55 anni, delle mie figlie, della mia amica dell'anima, Oriana Fallaci, e di una serie infinita di signore con le quali ho vissuto esperienze abbastanza gradevoli. Chissà se un giorno lontano, quando non ci sarò più, accadrà che alcune donne si proclameranno orgogliosamente mie amanti riferendo ai giornali di avermi scopato? Lo dico subito: non mi offenderei né vorrei smentirle, non sarebbe elegante da parte mia, proprio come non è considerato elegante redigere e diffondere l'elenco delle partner sessuali. Le donne hanno sempre ragione, cosa che ha appreso qualsiasi uomo sposato i cui neuroni siano funzionanti.

Delon ha dichiarato che senza le sue donne non sarebbe stato nessuno e che forse avrebbe fatto il salumiere, limitandosi ad affettare la porchetta, proprio come suo padre.

Anche io senza le mie donne non sarei diventato chi sono. Sono state loro a forgiarmi, a sostenermi, a incoraggiarmi, a stimolarmi, a rendere felice, interessante, colorata e allegra la mia esistenza.

Sono molto grato al genere femminile.

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