Cinque milioni: il Comune apre il suo primo canile

La cascina Codovero, tutta nuova, accoglierà, nel verde del Forlanini, 300 cani e 200 gatti randagi

Bau, bau, bauuu. Questa la musica che ha accolto il sindaco Letizia Moratti all'inaugurazione del nuovo parco canile di Milano, il primo che la città ha realizzato per ospitare cani e gatti senza famiglia spendendo 5 milioni di euro. In passato venivano ricoverati in canili convenzionati, d'ora innanzi avranno a disposizione una struttura tutta nuova, completamente pensata per loro, realizzata recuperando la cascina Mulino Codovero, a due passi dal parco Forlanini e di proprietà della città. «Così risparmieremo e tutto questo grazie alle associazioni e a una figura prevista nel regolamento del Comune e mai attivata: il garante degli animali». Così il sindaco che ha ricordato come «una delle cooperative è una cooperativa di detenuti del carcere di Bollate».
Da lontano piccoli chalet con mattoni rossi e tetti spioventi in legno, intorno qualche albero e tanto verde. Ti avvicini e scopri al centro quel che resta dell'antico mulino e intorno casette con tanti box in cemento quanti saranno i futuri ospiti, 300 cani e 200 gatti. Davvero un relais a cinque stelle per gli amici a quattro zampe che, come promesso all'inizio del 2008 da Gianluca Comazzi, garante per tutela degli animali, ha appena aperto i battenti e già offerto ospitalità a una quarantina di cani e una decina di mici.
Sono stati proprio loro a farsi sentire in occasione del taglio del nastro: la felicità per tanta compagnia e attenzione, l'istinto di difendere le nuove mura, il desiderio di conquistare una carezza, sta di fatto che il giro del sindaco, con l'assessore Cadeo, insieme a progettisti, veterinari e volontari, è stato accompagnato da un caloroso abbaiare. Zeus, grosso e atletico meticcio, mascotte del cantiere, nonché primo collaudatore, molto poco ufficiale ma molto efficiente del parco canile, ha finito di faticare: terminati i lavori è stato adottato da chi gli ha insegnato il mestiere.
Siamo a ridosso dell'uscita della tangenziale est, in mezzo a quella che è ancora campagna e a fare la differenza rispetto ad altri rifugi è proprio lo spazio verde: a Milano sono ben 21 mila metri quadrati, su un totale di 35 mila, quelli destinati a prato.

Cuore pulsante del nuovo canile è la cascina ristrutturata: al piano terra gli uffici amministrativi, lo sportello sempre aperto per l'adozione di un animale, l'ambulatorio veterinario, la sala operatoria e una per la toilettatura, mentre al secondo piano ci sono gli spazi per i volontari e una sala per le conferenze. Qui alla fine dell'anno traslocherà pure il canile sanitario, ora via Lombroso.

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