100 milioni di euro: i danni per il mancato funzionamento dei Pos

Le associazioni di categoria intervengono a favore dei cittadini per le problematiche legate all'impossibilità di pagare con bancomat e carte di credito: a quanto ammontano i danni economici e le ipotesi sulle azioni legali da intraprendere

100 milioni di euro: i danni per il mancato funzionamento dei Pos
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I problemi erano iniziati giovedì 28 novembre e si sono protratti per gran parte di quella successiva, venerdì 29, giornata peraltro dedicata al Black Friday con danni molto elevati per i mancati acquisti da parte dei consumatori: stiamo parlando dell'impossibilità di pagamento con carte di credito e bancomat per mezzo dei Pos andati in tilt a causa di un problema su alcune tubature del gas in Svizzera segnalate da Worldline, il gestore dei pagamenti elettronici in Europa. Anche se la problematica è stata risolta le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra a causa delle vendite mancate stimate in circa 100 milioni di euro.

Le accuse di Confesercenti

"Un vero e proprio venerdì nero per la moneta elettronica e per i negozi di vicinato che hanno visto clienti andar via e sfumare vendite e affari": è questo l'affondo di Confesercenti che è intervenuta a gamba tesa sul mancato funzionamento dei Pos di giovedì e venerdì sottolineando che almeno un negozio su quattro tra quelli associati hanno segnalato problematiche sui pagamenti elettronici con i clienti costretti a sborsare in contanti altrimenti nulla."Si stimano mancate vendite per circa 100 milioni di euro". Ma non è finita qui perché l'Associazione fa sapere che sta valutando azioni legali per tutelare l'intera categoria. "La situazione verificatasi in questi giorni e la non totale affidabilità del sistema che regge la moneta elettronica confermano l’assurdità della proposta di superare completamente l’utilizzo del contante"

Le accuse di Confcommercio

Non è da meno neanche Confcommercio, la Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo. "Più che di black friday possiamo parlare del venerdì nero dei pos. Pagamenti elettronici al rallentatore o addirittura in tilt hanno creato forti disagi ai nostri negozi con acquisti rimandati in un momento particolare per i consumi", ha dichiarato il presidente di ModaItalia Confcommercio, Giulio Felloni, con una nota dove ha specificato i danni per le attività e la frustrazione dei consumatori nelle giornate di giovedì e venerdì. "Urge una soluzione perché non è possibile invitare gli italiani a preferire gli strumenti elettronici per i loro acquisti e poi assistere ad un caos inverosimile. Siamo entrati nel periodo natalizio e non possiamo permetterci rallentamenti nelle vendite", ha concluso Felloni.

La presa di posizione del Codacons

Non è da meno nemmeno il Codacons che in un comunicato ha messo nero su bianco tutti i disagi causati da questo disservizio diffuso a tutto il Paese che non è stato di breve durata ma si può dire di quasi due giorni. Molto spesso, oltre a non poter effettuare pagamenti con la moneta elettronica, i cittadini sono stati impossibilitati anche a effettuare sempre prelievi ma anche operazioni di home banking.

Per questi motivi anche il Codacons "sta valutando la possibilità di avviare azioni legali contro i responsabili del black out che prosegue da ieri, per conto di tutti i soggetti che abbiano subito danni materiali legati ai problemi tecnici di Worldline".

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