Ape sociale: il 31 marzo scade la domanda

Ecco la scadenza e i requisiti per accedere alla misura

Ape sociale: il 31 marzo scade la domanda
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Mancano pochi giorni per richiedere l’Ape sociale, l’indennità alle persone con almeno 63 anni di età, non titolari di pensione diretta, che si trovino in condizione difficoltà di occupazionale o di salute.

Entro il 31 marzo, i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla gestione separata, dovranno presentare la domanda per richiedere l’indennità di natura assistenziale erogata dall’Inps a patto che sussistano specifici requisiti come, ad esempio, lo stato di disoccupazione perdurante anche al termine del periodo di prestazione per disoccupazione loro spettante.

Ma come funziona l’Ape sociale e come va richiesta?

Entriamo più nel dettaglio.

A chi spetta l’Ape sociale

Possono richiedere l’Ape sociale coloro i quali abbiano, come requisito anagrafico, 63 anni e 5 mesi e che, come ricorda l’Inps, si trovino in determinato condizioni quali:

  • disoccupati che abbiano finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo.
  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave.
  • sono invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%
  • lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso all’interno di specifiche professioni.

I richiedenti, inoltre, devono aver maturato almeno 30 anni di anzianità contributiva, devono trovarsi in stato di cessazione di qualunque attività lavorativa anche autonoma (salvo che i redditi non superino gli 8mila euro annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro annui), e non devono essere titolari di alcuna pensione diretta.

A quanto ammonta e come presentarla

L’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione e, in ogni caso, non può essere superiori a 1.500 euro mensili e non è soggetto a rivalutazione.

La domanda va presentata sul sito dell’Inps, entro il 31 marzo, nella sezione relativa ai servizi on line.

Le domande presentate entro il 30 marzo saranno istruite entro il 30 giugno mentre le domande presentate successivamente (ma comunque non oltre il 30 novembre) saranno valutate solo nel caso in cui ci siano necessarie risorse finanziarie.

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