Dopo un'estate in cui i prezzi alle stelle hanno, a volte, limitato le ferie di molti italiani, all'orizzonte si profila anche un autunno caldo dal punto di vista dei rincari: dai generi alimentari ai carburanti, dalle bollette di luce e gas ai mutui, è in arrivo quella che le associazioni dei consumatori chiamano "stangata d'autunno".
Gli aumenti sulla spesa
"Solo per scuola, alimentazione, benzina, luce, mutui e locali pubblici, una famiglia si ritroverà a spendere 1.600 euro in più nei prossimi 4 mesi rispetto allo stesso periodo del 2022", ha denunciato Assoutenti. Entrando nel dettaglio, molta preoccupazione c'è innanzitutto sul carrello della spesa con i prodotti alimentari aumentati del 10,1% in più rispetto allo scorso anno ma che, in alcune città, ha toccato anche punte del +15%. In questo senso l'Italia vede differenze tra città e aree geografiche dal momento che per lo stesso tipo di spesa a Palermo si possono spendere anche mille euro in più rispetto a Vicenza.
Il caro-carburanti
Capitolo sui carburanti: la nota dolente dura ormai da molte settimane e non sembra cambiare registro nemmeno in questo primo scorcio di settembre con aumenti superiori a 100 euro rispetto allo stesso periodo del 2022. Spostarsi costa di più con inevitabili ricadute sulle tasche degli italiani considerando che l'anno scorso il prezzo medio della benzina era di 1,679 euro al litro contro una media odierna pari a 1,947 euro al litro.
Gli aumenti in cartoleria
Il caro-scuola è un altro tema all'ordine del giorno visto che tra pochi giorni suonerà la prima campanella: i prodotti di cartoleria sono aumentati del 9% su base annua per i rincari delle materie prime e dei costi di produzione. Una famiglia dovrà sicuramente spendere almeno 50 euro in più rispetto al 2022 senza fare i conti con i rincari sui libri di testo di almeno 45 euro rispetto all'anno scorso. Conti alla mano, quindi, ogni studente dovrà spendere quasi cento euro in più.
Il caro-bollette
Assoutenti mette in luce anche gli aumenti delle bollette energetiche: "In base alle previsioni degli analisti, le tariffe elettriche dovrebbero salire tra il +7% e il +10% nel prossimo trimestre, quelle del gas per il mese di agosto attorno al +2%". Questo significa che aumenti del 10% a famiglia significano una spesa maggiore degli ultimi tre mesi dell'anno in attesa di sapere cosa accadrà con il gas nel prossimo trimestre.
Il salasso sui mutui
Non è finita qui: come abbiamo visto sul Giornale.it, eravamo già preparati a un aumento dei tassi dei mutui per i quali si spenderà più di mille euro a trimestre rispetto al 2022. "Un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni (la categoria di finanziamento per acquisto prima casa più diffusa in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro - spiega l'associazione - Ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni Bce, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbe più cara complessivamente di circa +1.170 euro rispetto al 2022.
I rincari su bar e ristoranti
Infine, mangiare fuori costa di più ma già sapevamo anche questo: ogni famiglia dovrebbe spendere almeno 28 euro in più rispetto allo scorso anno.
La denuncia delle associazioni
"Quest’anno è emerso in modo evidente l’aumento generalizzato dei prezzi, a prescindere dall’insegna", ha dichiarato a Repubblica Stefania Villa, giornalista di Altroconsumo. "Se l’anno scorso registrammo un rincaro medio del 6% rispetto al 2021, stavolta siamo al 12% sul 2022". Si fa sentire anche il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, che sottolinea come gli italiani debbano prepararsi "ad una stangata autunnale causata dai forti incrementi di prezzi e tariffe in diversi settori. Accogliamo con favore il paniere anti-inflazione che scatterà il prossimo ottobre, ma temiamo che la misura da sola non possa bastare a salvaguardare le tasche delle famiglie".
La stima di Confesercenti
Il problema generale è che "si paga di più per acquistare di meno, come dimostra la dinamica delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari, il cui valore è aumentato del 6,5% tra giugno 2022 e giugno 2023 (ultimo dato Istat disponibile) a fronte di un crollo in volume del 4,9%", afferma Confesercenti che lancia un grido d'allarme. "Se questa dinamica si confermasse per tutto il 2023, le famiglie spenderebbero per i beni alimentari 10 miliardi di euro in più - pari a +385 euro a famiglia - per acquistare un volume equivalente di beni pari a 7,5 miliardi in meno (-290 euro a famiglia) rispetto ai dodici mesi precedenti". In pratica, si acquisterebbe di meno spendendo ben 675 euro in più secondo le stime di Confesercenti che si prepara all'incontro del Mimit sul "trimestre anti inflazione" per bloccare i prezzi dal 1° ottobre al 31 dicembre su alcuni prodotti di prima necessità.
Come risparmiare
Se per molte delle aree che abbiamo trattato diventa molto complicato risparmiare davvero, qualcosa si può fare soprattutto sul carrello della spesa scegliendo i punti vendita più economici e convenienti di ogni città: infatti, lo stesso pacco di pasta, ad esempio, può essere acquistato a meno di euro o a un prezzo superiore a 2,20 euro in base al punto vendita che si sceglie.
"La strategia migliore per risparmiare è quella di scegliere bene: discount e private label offrono prodotti a prezzi spesso molto convenienti senza per questo rinunciare alla qualità", ha spiegato Stefania Villa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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