Come arrotondare stipendi e pensioni

Da Btp e cedole si può strappare anche più del 4%. Ecco quanto rende davvero affittare

Come arrotondare stipendi e pensioni
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Negli ultimi anni l’Italia ha registrato una crescita economica superiore a quella di Francia e Germania. In parallelo sono aumentati i posti di lavoro con la disoccupazione scesa su livelli minimi (era al 6,9% ad aprile). Tuttavia, l’inflazione ha penalizzato i lavoratori: tra gennaio 2021 e dicembre 2023 i prezzi al consumo sono complessivamente aumentati del 17,3%, mentre le retribuzioni contrattuali sono cresciute del 4,7 per cento. È quindi diventato fondamentale poter contare su una efficiente gestione del risparmio per ottimizzare le risorse personali indispensabile per resistere nei prossimi anni. Costituire una rendita aggiuntiva diventa fondamentale per far fruttare al meglio i risparmi e per costruire nei prossimi anni un cuscinetto per rimpinguare il reddito. La prima soluzione per avere una rendita è offerta dai Titoli di Stato.

Btp e bond societari

Gli italiani li hanno sottoscritti in massa: tra giugno 2023 e maggio 2024, nelle sole quattro aste dei Btp Valore, i buoni del Tesoro dedicati al retail, sono stati complessivamente raccolti quasi 65 miliardi di euro. Si può ricavare tra il 3,5% e il 4% l’anno: tenendoli fino a scadenza ci si assicura la restituzione del capitale nominale (l’Italia conserva infatti l’investment grade). In alternativa, si possono acquistare le obbligazioni societarie che offrono qualche decimale di rendimento in più a parità di scadenza. Ma la loro tassazione è al 26% contro il 12,5% dei titoli di stato: per uguagliare il tasso netto di un Btp che rende il 3,5% lordo, un bond societario deve riconoscere il 4,1% lordo.

Dividendi azionari

Un altro modo per ottenere una rendita è tramite dividendi azionari. Il rischio aumenta perché nel tempo il valore delle azioni può oscillare anche del 20-30 percento. Tuttavia, in un arco di cinque anni il capitale investito dovrebbe risultare almeno pari a quello iniziale e pagare cedole che, nel caso dell’azionario Europa, sarebbero intorno al 3,5% lordo annuo. I dividendi azionari Usa e internazionali sono invece inferiori al 2% lordo ma con maggiori probabilità di rivalutazione del capitale.

La scommessa sul canone

Infine, c’è la possibilità di affittare un appartamento. In base a recenti stime, nelle dieci maggiori città italiane, locare una abitazione di media dimensione (bilocale o trilocale) rende tra il 4% e il 6,6%: a Milano per esempio è il 4,1% e a Roma il 4,6 percento. Tuttavia il proprietario dell’appartamento condominiale è tenuto a coprire tutte le spese relative alla manutenzione straordinaria, come l’installazione di una nuova caldaia, la sostituzione di tubi dell’acqua o di un cancello, spese legate a rifacimenti e manutenzione straordinaria delle facciate e del tetto, degli impianti elettrici, idrici, sanitari o del gas. Inoltre deve sostenere le tasse (cedolare secca o Imu seconda casa). Secondo gli addetti ai lavori, la rendita del canone scende al 60% della percentuale lorda. Se, quindi, il rendimento lordo fosse del 4%, quello netto scende al 2,4 percento.

Inoltre, per chi non fosse già proprietario dell’appartamento e lo dovesse acquistare, deve mettere in conto una spesa di almeno 100-150mila euro. Ma nel lungo termine, almeno dieci anni, il prezzo dell’immobile potrebbe rivalutarsi.

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