Assegno unico per i figli, tutte le novità: ecco quanto vale

L'Assegno è definito unico, perché finalizzato alla semplificazione e, contestualmente, al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. Ecco a chi spetta

Assegno unico per i figli, tutte le novità: ecco quanto vale
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L’inverno demografico viene mitigato dagli aiuti economici? Forse. Comunque, solo in parte, ma è certo che senza aiuti è più difficile avviare il percorso genitoriale. L’esperienza francese insegna che un sostegno economico serve a favorire un incremento della natalità. Ecco perché è giusto ribadire la novità dell’Assegno unico e universale per i figli a carico.

Per le domande presentate all’Inps dal 1° marzo al 30 giugno di ciascun anno, l’Assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione.

Le condizioni

L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
  1. frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
  2. svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  3. sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  4. svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

L'importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda; all’età e al numero dei figli; alle eventuali situazioni di disabilità dei figli. L'Assegno è definito unico, perché finalizzato alla semplificazione e, contestualmente, al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. È universale, perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro.

Quanto vale

Nel dettaglio l’importo dell’Assegno viene determinato in base all’ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi. In particolare, è prevista:

  • una quota variabile progressiva (da un massimo di 199,4 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.090,61 euro a un minimo di 57 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:
  1. nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
  2. madri di età inferiore a 21 anni;
  3. nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro; o figli affetti da disabilità;
  4. figli di età inferiore a un anno;
  5. figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 45.574,96 euro;
  • una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell’Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), percepite nel regime precedente la riforma.

I bonus "cancellati"

Dal mese di marzo 2022 l’Assegno unico e universale ha sostituito le seguenti misure di sostegno alla natalità:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l'Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli Assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l'Assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

L'Assegno unico non assorbe né limita gli importi del Bonus asilo nido. L’Assegno è, inoltre, compatibile con misure in denaro a favore dei figli a carico erogate da Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano ed Enti Locali.

L'Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di

lavoratori:

  • dipendenti (sia pubblici che privati);
  • autonomi;
  • pensionati;
  • disoccupati;
  • inoccupati.

Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno.

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