L'ipotesi per finanziare la sanità: cinque euro in più sul prezzo delle sigarette

La proposta in manovra per recuperare quasi 14 miliardi di euro. Il 62% degli italiani si dichiara favorevole a una tassa destinata a finanziare il Servizio sanitario nazionale

L'ipotesi per finanziare la sanità: cinque euro in più sul prezzo delle sigarette
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I fumatori sarebbero disposti a sborsare più soldi per le sigarette? Presto un pacchetto potrebbe costare 5 euro in più se verrà approvata una nuova tassa prevista nella Legge di Bilancio. La proposta, sostenuta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e accolta positivamente dalla vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, mira a raccogliere circa 13,8 miliardi di euro per finanziare il Servizio sanitario nazionale. L’aumento del prezzo dei pacchetti servirebbe a coprire i costi del sistema sanitario gravato dai danni alla salute causati dal fumo.

Il quadro

La situazione legata al fumo in Italia è preoccupante, soprattutto per quanto riguarda la salute pubblica e i costi associati. Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), il fumo di sigaretta è la causa di circa il 90% dei casi di tumore al polmone, con quasi 40.000 nuovi casi previsti nel 2023. Circa il 24,5% della popolazione adulta italiana fuma, e purtroppo la maggior parte dei tumori viene diagnosticata in fase avanzata, riducendo drasticamente le possibilità di guarigione. L’impatto economico è altrettanto rilevante: oltre 93.000 morti annue sono attribuibili al fumo, generando costi superiori a 26 miliardi di euro per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), oltre ai costi sociali e individuali. Questo mette in crisi la sostenibilità del sistema sanitario e richiede interventi urgenti in termini di prevenzione e sensibilizzazione. Sul tema il presidente Aiom Francesco Perrone, ha affermato: “Chiediamo alle Istituzioni di approvare una tassa di scopo sulle sigarette. L'obiettivo è ridurre il consumo di tabacco e disporre di ulteriori risorse, fino a 13,8 miliardi, da destinare al finanziamento del Ssn. Il tabagismo è un fattore di rischio anche per altre neoplasie, per malattie cardiovascolari e respiratorie”.

I costi e le convinzioni errate

L’associazione desidera inoltre chiarire alcune convinzioni errate, come quella secondo cui i prezzi sarebbero già molto elevati. Nel 2021, in Italia un pacchetto di sigarette costava circa 6 euro, mentre nel Regno Unito ne occorrevano 12, in Francia 9, in Romania 8, nei Paesi Bassi 6,90 e in Polonia e Germania 6,46. Solo in Spagna il prezzo era inferiore, pari a 5,54 euro. Bisogna poi specificare che nel 2024, il costo di un pacchetto di uno dei marchi principali in Italia è salito a 6,20 euro, mentre in Francia si attesta sui 12,50. Anche negli Stati Uniti si registrano prezzi elevati, intorno agli 8 dollari.

Il sostegno alla misura da parte della politica

La proposta ha ottenuto il pieno sostegno della vicepresidente del Senato, Domenica Castellone, che ha annunciato emendamenti alla manovra e al decreto contro le violenze ai sanitari. Castellone ha anche suggerito di utilizzare una modifica del regolamento del Senato che consente di discutere le proposte di iniziativa popolare con 50mila firme entro tre mesi. Anche il Partito Democratico, con Beatrice Lorenzin e Marina Sereni, ha espresso supporto, auspicando una collaborazione bipartisan. Lorenzin ha ricordato di aver presentato una proposta simile nel 2014, senza successo, a causa dell’opposizione dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Agricoltura, sottolineando che non si tratta di una tassa, ma di uno strumento per la salute pubblica.

Cosa ne pensano gli italiani

Secondo un’indagine del 2024 dell’Istituto Mario Negri, il 62% degli italiani si dichiara favorevole a una tassa destinata a finanziare il Servizio sanitario nazionale. Questa strategia trova conferma anche da parte di istituzioni europee.

Sulla questione Silvano Gallus, capo del Laboratorio di ricerca sugli stili di vita del Mario Negri, ha affermato: “Anche la Banca mondiale considera l'aumento del prezzo tramite aumento della tassazione una delle più importanti strategie da attuare in un programma governativo di controllo del tabagismo. È stato calcolato che ad un aumento del 10% del prezzo corrisponda il 4% di riduzione dei consumi”.

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