I punti chiave
A partire da oggi, 1° gennaio 2025, i pedaggi delle autostrade gestite da Autostrade per l’Italia e sulla Napoli-Pompei-Salerno subiranno un aumento, mentre quelli delle altre 22 concessionarie resteranno invariati. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una nota del 31 dicembre 2024, ha precisato che, nonostante l’incremento, non ci sarà un impatto negativo significativo per gli utenti, spiegando che senza l’applicazione di sconti, l’aumento sarebbe stato pari al 3%. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
L’incremento dei pedaggi
Come anticipato, dall'1 gennaio 2025, i pedaggi sulle autostrade gestite da Autostrade per l’Italia subiranno un aumento dell’1,8%, che corrisponde al tasso di inflazione programmato per quest’anno. Questo incremento interesserà molte tratte autostradali, ma ci sono alcune eccezioni, come sulla Napoli-Pompei-Salerno, dove l’aumento sarà più contenuto, pari all’1,677%. Tra le principali autostrade sotto la gestione di Aspi, vi sono tratte molto frequentate come l’A1 Milano-Napoli, l’A14 Bologna-Taranto e l’A7 Milano-Genova. Questi aumenti riflettono l’adeguamento annuale delle tariffe in base all’inflazione programmata e sono parte di un meccanismo previsto dal contratto di concessione.
Gli sconti generalizzati
“Su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Società Autostrade per l’Italia S.p.A. ha confermato che gli sconti generalizzati per gli utenti saranno mantenuti. La sospensione di tali sconti avrebbe infatti comportato un aumento complessivo delle tariffe pari a circa il 3%”, si legge nella nota del Mit. La decisione arriva in un momento di particolare attenzione da parte delle istituzioni e delle aziende verso le difficoltà economiche che pesano sui consumatori, con l’obiettivo di non aggravare ulteriormente la situazione finanziaria degli utenti. L’annuncio della conferma degli sconti rispecchia l’impegno delle parti coinvolte nel garantire l’accessibilità e il contenimento dei costi per chi percorre le autostrade italiane quotidianamente.
La misura, che era stata oggetto di discussione in seguito a potenziali modifiche delle politiche tariffarie, è stata apprezzata per evitare effetti negativi sulle famiglie e sugli automobilisti, già alle prese con l’aumento dei prezzi di beni e servizi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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