Bonifico, se usi queste parole ti bloccano il conto: ecco quali sono

Ci sono parole, e addirittura frasi, che non possono essere usate quando si scrive la causale del bonifico. Possono scattare i controlli del Fisco

Bonifico, se usi queste parole ti bloccano il conto: ecco quali sono
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Occhio a come si compila il form online per effettuare un bonifico, il rischio di commettere qualche errore è sempre dietro l'angolo e a volte, senza volerlo, c'è anche la possibilità di far scattare i controlli da parte del Fisco. Uno dei passaggi ai quali magari diamo meno attenzione è la scrittura della causale, che spesso digitiamo senza ragionare troppo, dando maggiore importanza all'inserimento della cifra o del codice corretto. In realtà anche la causale è importante, e a seconda di ciò che scriviamo il bonifico può addirittura essere bloccato.

Esiste una vera e propria lista di parole e di frasi che non devono essere utilizzate, pena il blocco dell'operazione, se non addirittura controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Le parole da non usare nella causale del bonifico

Al primo posto abbiamo la parola "Contanti", che potrebbe indurre gli addetti ai controlli a pensare che sia in corso una qualche trattativa illecita, in nero. Subito dopo abbiamo "Prestito": dal momento che non esiste un contratto di prestito, tale dicitura potrebbe portare a credere che si tratti di un trasferimento di denaro illegale. Stesso discorso per le parole "Regalo/Donazione": queste operazioni sono spesso soggette a una tassazione, o possono aver bisogno di una specifica documentazione che le giustifica. Ancora peggio la locuzione "Pagamento in nero", che non lascia adito a dubbi, oppure la parola "Scommesse", che fa ovviamente pensare subito a un'attività illecita come il gioco d'azzardo.

Più gravi ancora sono le parole "Droga", che può portare al blocco immediato del conto e a un'azione di controllo, "Lavoro in nero", "Terrorismo", che provoca il blocco istantaneo del bonifico, con tanto di controlli delle autorità preposte, "Corruzione" e "Fattura falsa". Tutte queste parole e locuzioni, in sostanza, attirano l'attenzione dell'Agenzia delle Entrate e delle forze dell'ordine, che sono autorizzate a intervenire.

Come compilare la causale

Usare i termini riportati sopra, anche solo per scherzo, potrebbe portare dei problemi. Quando si scrive la causale del bonifico bisogna esprimersi in modo chiaro e appropriato, rendendo ben evidente e compresibile la ragione per cui viene effettuata la transazione.

La causale, si ricorda, ha un limite massimo di 140 caratteri, e non è

obbligatoria al fine del bonifico, anche se sono in tanti ad inserirla, così da avere un'idea più chiara dello spostamento di denaro. Una causale scritta in modo corretto agevola il Fisco nella sua attività di controllo.

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