L'Ecobonus pubblicato nelle scorse ore in Gazzetta ufficiale non si limiterà esclusivamente a incentivare l'acquisto di nuove auto ecologiche: come specificato in uno degli articoli che lo compongono, infatti, una parte del fondo sarà destinata alla conversione a gas di vetture vecchie, purché di classe non inferiore alla Euro 4. L'obiettivo del governo, quindi, è quello di limitare le emissioni inquinanti di uno dei parchi auti più "anziani" d'Europa.
Il Dpcm 20 maggio 2024 pubblicato lo scorso sabato 25 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, dunque, non prevede solo agevolazioni finalizzate all'acquisto di auto elettriche, plug-in, ibride e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 comprese tra 0 e 135 gr/km, ma anche un contributo per l'installazione di impianti a Gpl e metano per autotrazione. La misura, prevista per la precisione all'articolo 5, è stata finanziata con lo stanziamento di un fondo da 10 milioni di euro.
Grazie a questo punto del decreto ministeriale sarà possibile beneficiare di un bonus che agevola la conversione a gas di vetture a uso privato di categoria comunque non inferiore all'Euro 4: ciò significa, quindi, che sono comprese le autovetture immatricolate a partire dal 1 gennaio del 2006. Qualora si optasse per l'installazione di un nuovo impianto a Gpl il contributo è di 400 euro per auto, nel caso in cui la scelta ricadesse sull'alimentazione a metano si sale invece fino a 800 euro.
Se si dovesse avere qualche dubbio circa la classe ambientale del proprio mezzo a quattro ruote, comunque, si potrà sempre ricorrere al portale dell'automobilista, che fornirà informazioni precise a riguardo proprio nella sezione specificamente dedicata al riconoscimento: una volta inserito il numero della targa, il sistema provvederà a indicare la categoria di omologazione euro di riferimento del mezzo in questione.
Parlando di numeri, al momento sul territorio nazionale italiano si trovano 4.470 impianti di rifornimento a Gpl e 1.793 a metano. Per quanto concerne il parco auto circolante, le vetture nuove alimentate a Gpl costituiscono il 9,1% delle vendite totali, quelle al metano appena lo 0,2% del totale.
Il provvedimento è stato definito fondamentale dal presidente di Assogasliquidi-Federchimica Andrea Arzà, dal momento che"aiuta anche quegli italiani che non possono permettersi l’acquisto di un’auto nuova". "Il retrofit a gas rappresenta un valido strumento per contenere le emissioni di quelle auto che continuerebbero comunque a circolare nelle nostre città", spiega ancora.
"La misura darà a queste auto una seconda ma più virtuosa vita dal punto di vista ambientale", puntualizza Arzà,"oltre alla possibilità di continuare a circolare durante le domeniche ecologiche nella gran parte dei comuni che sono costretti a prendere provvedimenti restrittivi sul traffico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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