Un bonus fino ad un massimo 3mila euro per il periodo 2023, 2024 e 2025 per l’assunzione di collaboratori domestici.
Il decreto lavoro ha introdotto importanti innovazioni sul cosiddetto bonus colf e badanti 2023 in favore delle famiglie che assumono addetti all’assistenza per persone anziane e per soggetti non autosufficienti.
Si tratta di un intervento estremamente importante non solo nel supportare le famiglie che necessitano di collaboratori domestici, ma anche per contrastare l’irregolarità che è, purtroppo, abbastanza diffusa in questo settore.
Per poter accedere al bonus si dovrà aspettare la pubblicazione di una specifica circolare dell’Inps oppure un decreto apposito del ministero del Lavoro, ma nel frattempo vediamo di cosa si tratta.
Bonus colf e badanti
Con l’approvazione di un emendamento al decreto Lavoro introdotto in Commissione affari sociali, è stato prevista la riduzione dei contributi da versare nel primo triennio di assunzione.
Il bonus, difatti, non andrà ad essere applicato in sede di deduzioni fiscali con la dichiarazione dei redditi ma consisterà in un contributo mensile riconosciuto dall’Inps in favore delle famiglie che hanno bisogno di queste figure professionali di assistenza domestica.
Sono previste, logicamente, delle specifiche per poter accedere tra cui quella di assumere con contratti di lavoro domestico (negli anni 2023, 2024 e 2025) a tempo indeterminato oppure convertendo quelli precedenti da tempo determinato a indeterminato.
Non sarà possibile accedere all’agevolazione in caso di assunzione come collaboratore, di parenti o affini o nel caso di datori di lavoro che intendano assumere i collaboratori con cui hanno concluso un rapporto di lavoro da meno di due anni.
Pagamento contributi Inps per i collaboratori domestici
Il datore di lavoro deve versare all’Inps, con cadenza trimestrale, i contributi previdenziali per i collaboratori domestici.
Per il 2023 le scadenze sono:
- dal 1° al 10 aprile per il pagamento dei contributi nel primo trimestre;
- dal 1° al 10 luglio per il secondo trimestre;
- dal 1° al 10 ottobre per il terzo trimestre;
- dal 1° al 10 gennaio dell’anno successivo per il quarto trimestre dell’anno precedente.
Il prossimo 10 luglio, pertanto, scadrà la seconda rata dei versamenti relativa al periodo aprile-maggio-giugno, e viene calcolata in base a diversi elementi che contribuiscono a determinare l’ammontare del versamento:
- il numero delle ore lavorative previste nel contratto;
- la retribuzione oraria;
- la tipologia di contratto.
Per calcolare l’importo l’Inps ha messo a disposizione un apposito servizio telematico; i versamenti andranno versati attraverso i canali PagoPa e dunque:
- Attraverso il portale dei pagamenti dell’Inps;
- presso gli uffici postali o banche aderenti al circuito PagoPA (anche on line);
- attraverso il Cbill per le banche che rendono possibile effettuare il pagamento attraverso questo circuito.
Non è più possibile pagare, invece, tramite il bollettino MAV.
Infine, va ricordato che in sede di dichiarazione dei redditi con modello 730 è possibile portare in deduzione i contributi versati in favore dei collaboratori domestici (per il periodo
che va da gennaio a dicembre 2022) per un ammontare del 19% dei costi sostenuti sino ad un massimo di 2.100 all’anno. Potranno accedere alla deduzione i contribuenti con reddito complessivo annuo inferiore a 40mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.