Dl Bollette, saltano gli emendamenti: bonus elettrodomestici, polizze catastrofi e auto aziendali. Ecco cosa cambia

Inammissibile l’emendamento sul rinvio delle polizze catastrofali, mentre prosegue il dibattito sugli aiuti contro il caro-energia. Due visioni a confronto

Dl Bollette, saltano gli emendamenti: bonus elettrodomestici, polizze catastrofi e auto aziendali. Ecco cosa cambia
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Nel dibattito politico e parlamentare attorno al decreto Bollette emergono due anime distinte all'interno della maggioranza: da un lato chi sostiene la necessità di dare ascolto alle istanze delle imprese e, dall'altro, chi mantiene una linea più rigorosa in nome della sostenibilità dei conti pubblici e del rispetto delle regole europee.

Il caso più emblematico è quello dell'obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali, misura che dovrebbe entrare in vigore il primo aprile. La proposta di Fratelli d'Italia, a prima firma del deputato Riccardo Zucconi, mirava a rinviarne l'applicazione di sette mesi, sollecitando una riflessione più ampia su premi, accertamenti e sanzioni. Tuttavia, la proposta è stata dichiarata inammissibile oggi in commissione Attività produttive alla Camera.

Questa battaglia parlamentare riflette una divergenza di vedute interna alla maggioranza: da una parte, chi vuole un segnale concreto a favore del mondo produttivo, e dall'altra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, principale garante della tenuta dei conti pubblici, che deve tenere conto della pressione europea sul bilancio dello Stato. Il tema delle polizze obbligatorie per le imprese è infatti legato alla necessità di ridurre il peso della spesa pubblica sugli interventi post-calamità, ma gli imprenditori lamentano tempi ristretti e costi elevati, in assenza di un meccanismo chiaro di agevolazioni e di strumenti operativi adeguati.

Lo stesso schema si ripropone sulla questione delle bollette. Le imprese ad alta intensità energetica beneficiano dell'azzeramento per un semestre della componente Asos, ma la soglia dei 16,5 kW per accedere all'agevolazione è stata criticata da più fronti. Diverse forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, hanno chiesto di abbassarla, ma il governo ha finora evitato di prendere impegni definitivi. Anche in questo caso il confronto si gioca tra la necessità di sostenere le aziende e il vincolo di bilancio, che non permette di estendere gli aiuti indiscriminatamente.

Sul tema delle polizze catastrofali Forza Italia ha espresso una posizione intermedia. "Certamente, l'assicurazione è necessaria anche perché non può continuare lo Stato a intervenire con risorse pubbliche, ma le imprese devono avere la possibilità di essere adeguatamente formate e informate, in modo da fare scelte consapevoli, valutando in tempi ragionevoli e sostenibili le offerte sul mercato di polizze conformi e i relativi costi", ha dichiarato il deputato Maurizio Casasco, evidenziando inoltre come "compatibilmente con le normative europee si potrebbe creare un premio unico su tutto il territorio nazionale, eliminando le attuali disparità tra le varie regioni".

Da parte sua, Confindustria ha ribadito la richiesta di una proroga. "Il decreto che completa il quadro normativo per l'entrata in vigore dell'obbligo è stato pubblicato solo a fine febbraio e serve tempo per informarsi, fare un'autoanalisi dei rischi ai quali si è esposti, anche per valutare di estendere la copertura, e quindi la protezione, oltre quanto previsto dall'obbligo, verificare il mercato chiedendo preventivi", ha dichiarato Angelo Camilli, vicepresidente per il credito, la finanza e il fisco di Confindustria. "Oltre a questo ci sono ancora alcuni punti dubbi da risolvere, sui quali abbiamo chiesto chiarimenti al Mimit, a partire dal tema dell'accesso alle agevolazioni pubbliche, che a sua volta incide anche sul rapporto con le banche".

Il confronto resta aperto.

Se da un lato il governo non può permettersi di ignorare le esigenze delle imprese, dall'altro la compatibilità con il bilancio pubblico impone scelte selettive, privilegiando gli interventi più urgenti e sostenibili. La questione delle assicurazioni obbligatorie e degli aiuti energetici potrebbe dunque essere il primo passo verso una riflessione più ampia sulle politiche economiche da adottare nei prossimi mesi.

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