I punti chiave
Una bella sorpresa che riguarda circa 4,6 milioni di italiani rispetto al milione ipotizzato inizialmente: grazie al decreto Omnibus il governo Meloni allarga la platea di chi potrà usufruire del bonus Natale da 100 euro che sarà erogato assieme alla tredicesima. A stabilirlo è il decreto legge 167/2024 consultabile anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate: in questo modo la cifra complessiva passa a 225 milioni rispetto ai 100 milioni previsti in un primo momento.
A chi è destinato
L'indennità è riservata ai lavoratori dipendenti con un reddito che non supera 28mila euro. È importante capire perché la platea adesso è più larga: ciò è possibile per tutti coloro i quali avranno almeno un figlio a carico "a prescindere dal fatto che siano coniugati, separati, divorziati, monogenitori o conviventi (ai sensi della legge n. 76 del 2016)", spiega il Fisco. Il bonus, però, non sarà cumulabile se il coniuge o convivente beneficia già dell'incentivo. Si tratta di un valido aiuto per i redditi medio-bassi in un periodo per poter sfruttare l'entrata extra anche per i classici regali natalizi e trascorrere più serenamente le giornate in famiglia.
Cosa cambia rispetto a prima
Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha spiegato recentemente che "viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico". Grazie all'eliminazione di questa restrizione la platea è dunque più ampia. L'Agenzia delle Entrate poi sottolinea che a livello fiscale sono considerati figli a carico quelli che non superano i 24 anni e con redditi non superiori a 4mila euro ma anche di un'età maggiore ma in questo caso con un reddito annuo che non supera 2.840,51 euro.
Come fare domanda
Per poter ottenere il bonus, i lavoratori dovranno compilare un'autocertificazione in cui dichiarano di possedere i requisiti richiesti (reddito e familiari) e specificare che il convincente non abbia già la stessa misura. "La circolare specifica che i dipendenti che hanno già fatto richiesta al sostituto d’imposta non devono presentare una nuova autocertificazione, tranne nel caso in cui, nel rispetto delle nuove regole, sia necessario comunicare il codice fiscale del convivente, e dichiarare che quest’ultimo non sia beneficiario del bonus", spiega il Fisco.
In questo caso il sostituto d’imposta "riconoscerà" e lo inserirà nella tredicesima che arriva a dicembre; la domanda per i dipendenti del pubblico andava inoltrata entro il 22 novembre (dunque è già
scaduta), non c'è un limite per i lavoratori del privati. Chi non riuscirà a beneficiare della misura entro il 2024 la potrà comunque recuperare nel 2025 con la dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione fiscale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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