I punti chiave
L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare con le istruzioni per accedere al nuovo “Bonus Natale” da 100 euro, destinato ai lavoratori dipendenti. Per poter fare domanda e ottenere il bonus, sarà necessario essere titolari di un reddito da lavoro dipendente nell’anno 2024, indipendentemente dalla tipologia contrattuale. Sia i lavoratori a tempo determinato che indeterminato potranno quindi beneficiare di questa agevolazione.
I requisiti
La richiesta del Bonus Natale, ex Bonus Befana, può essere presentata anche da chi svolge un lavoro a domicilio, purché sia considerato lavoro dipendente. L’Agenzia specifica che il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti che soddisfano le seguenti condizioni: un reddito complessivo, per l’anno d’imposta 2024, non superiore a 28mila euro e la presenza di un coniuge non separato e di almeno un figlio fiscalmente a carico, oppure, in alternativa, un figlio a carico in un nucleo familiare monogenitoriale. In risposta alle domande ricevute, le Entrare chiariscono che i termini “coniuge”, “coniugi” o simili si riferiscono anche alle parti di un’unione civile tra persone dello stesso sesso. In caso di un solo genitore, si precisa inoltre che la convivenza di fatto non impedisce di beneficiare del bonus, purché siano rispettati gli altri requisiti. Il bonus non viene concesso al lavoratore dipendente se il figlio a carico ha due genitori che lo hanno riconosciuto e il dipendente convive con l’altro genitore, indipendentemente dal fatto che la convivenza sia dichiarata all’anagrafe comunale. Non spetta neanche se il dipendente vive con il figlio da solo o con una terza persona ed è separato dall’altro genitore. Inoltre, per richiedere il bonus, è necessario che l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente superi l’importo della detrazione prevista per tale lavoro.
Come richiedere la misura
Il lavoratore che intende richiedere il bonus deve presentare al datore di lavoro una dichiarazione scritta attestante il proprio diritto, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico, o solo dei figli nel caso di un nucleo familiare monogenitoriale. Se nel corso del 2024 il lavoratore ha avuto più datori di lavoro, deve fornire all’ultimo datore, oltre alla dichiarazione sostitutiva, le certificazioni uniche dei precedenti rapporti di lavoro per permettere il corretto calcolo del bonus. In caso di più contratti part-time, l’indennità sarà erogata dal sostituto d’imposta scelto dal lavoratore, che dovrà fornire nella dichiarazione anche tutti i dati relativi ai redditi e ai giorni lavorati presso altri datori di lavoro.
Il recupero del bonus
Il datore di lavoro, dopo aver erogato il bonus, potrà recuperare l’importo sotto forma di credito in compensazione a partire dal giorno successivo all’erogazione.
Se in seguito a controlli emergesse che il lavoratore non aveva diritto al bonus, il datore dovrà provvedere al recupero dell’importo, che in caso di impossibilità (ad esempio per cessazione del rapporto di lavoro) sarà restituito dal lavoratore nella dichiarazione dei redditi. Se un lavoratore con diritto al bonus non presenta la richiesta, potrà comunque beneficiarne nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2024, da presentare nel 2025.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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