Ci stiamo abituando all'idea, già da settimane, nella speranza che possa cambiare qualcosa in corso d'opera: il salasso sulle vacanze degli italiani sarà una triste realtà dell'estate 2023 come abbiamo imparato a vedere, in piccolo, anche con il Ponte del 2 giugno. Dagli aumenti sugli ombrelloni ai prezzi alle stelle degli aerei, le famiglie italiane faranno molta fatica a trascorrere la consueta settimana di ferie perché costrette a spendere almeno 700 euro in più rispetto a 365 giorni prima.
I rincari dei biglietti aerei
Chi non potrà prendere l'auto (poi vedremo cosa accade sui pedaggi) e dovrà acquistare uno o più voli per tratte nazionali vedrà che i rincari variano dal 10-15% fino al 51% dell'attuale Milano-Olbia che rispetto al 2022 è passato a 253 euro (prima un volo costava 168 euro). Gli aumenti maggiori riguardano i voli da e per la Sardegna, solitamente tra le mete di vacanze preferite, ma il caro-voli riguarda anche numerose altre località balneari e chi vuole atterrare in una città d'arte. Come abbiamo visto sul Giornale.it, anche l'alluvione in Emilia-Romagna ha contribuito agli incrementi per numerose domande di volo verso il Sud Italia: fino a 300 euro a-r per Milano-Napoli (il doppio di prima), e 485 per un doppio Milano-Pescara, prezzo triplicato.
I rincari sui treni
Federconsumatori ha messo in luce tutti gli aumenti sugli spostamenti in treno stimati tra l'11 e 13%: una famiglia con due adulti e un bambino dovrà sborsare non meno di 20 euro in più per un Milano-Rimini, peggio per chi vuole andare in Salento sempre da Milano: gli aumenti sono dell'ordine di 40 euro in più.
Gli aumenti sui pedaggi
Chi si sposterà in auto potrà contare su una sola buona notizia: i prezzi di diesel e benzina che costano meno di un anno fa ma, da contraltare, ci sarà l'aumento dei pedaggi autostradali. Un viaggio di 600 km nel nostro Paese costerà quasi 50 euro, due euro in più rispetto al 2022 al quale va aggiunto lo stesso percorso per rientrare a casa. La stima del Corriere, tra benzina e pedaggi per una lunghezza del genere, costerà almeno 140 euro a tratta, ossia 280 euro complessivi.
Cosa succede al mare e in montagna
Tutto quanto descritto vale, soltanto, per recarsi alla località prescelta per le vacanze: una volta iniziato il soggiorno ecco il salasso maggiore. Come accennato all'inizio, un nucleo familiare di quattro persone che decide di trascorrere sette notti in albergo spenderà fino a 700 euro in più tra le voci di pranzi, cene, ombrelloni e pernottamenti. L'anno scorso la cifra complessiva era di circa 3.900 euro, quest'anno per fare le stesse cose nelle stesse località e nelle stesse strutture non meno di 4.600 euro. Da qui l'esigenza, per molti, di accorciare irrimediabilmente il periodo di soggiorno accontendandosi di meno giorni di relax.
Chi ama la pace e il verde delle nostre montagne dovrà mettere mano al portafoglio: gli aumenti medi, sempre per 4 persone e una settimana, sono di circa 50 euro.
Gli aumenti sulle crociere
Chi desidera avere una vacanza in movimento, ossia acquistare i tickets per una crociera, si troverà di fronte ad un'amara sorpresa: un anno fa una pensione completa per quattro persone costava circa 2.300 euro, quest'anno la cifra è aumentata di mille euro. A tutto ciò vanno aggiunti i costi per arrivare a destinazione e le eventuali escursioni (extra) se non si vuole rimanere sempre e soltanto in nave.
Cosa è diminuito
In questo mare, è proprio in caso di dirlo, di aumenti senza confine c'è qualche minima buona notizia: i traghetti costano di meno rispetto ai due anni precedenti secondo le stime di Federconsumatori per chi prenota in anticipo nei mesi di picco (luglio e agosto) visto che i prezzi, se aumenterà la
domanda, sono destinati contestualmente ad aumentare. Tra varie tratte prese in esame dall'associazione, la Civitavecchia-Cagliari ha biglietti dimezzati: se una cabina costava 1.300 euro, oggi è venduta a circa 573 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.