La devastante alluvione che ha colpito Forli, Cesena, Faenza e altre importanti aree della Romagna ha avuto come effetto collaterale un picco di domande dei biglietti aerei per le tratte che dal Sud Italia portano a Milano e viceversa. A pesare anche l'eredità delle aspettative dei giorni scorsi: nonostante sia stato revocato oggi, lo sciopero dei voli annunciato inizialmente per il 19 maggio ha portato la compagnia Ita a cancellare ben 111 voli e ridotto notevolmente l'offerta.
Italia spaccata a metà
Mentre le immagini di devastazione e morte portate dall'esplosione di fiumi e torrenti sconvolgevano l'opinione pubblica, molti italiani si sono trovati nella condizione di dover ripensare i propri spostamenti. In particolare, chi doveva muoversi dal Nord al Sud, o viceversa, ha visto di fatto impossibilitata la percorrenza ferroviaria ad alta velocità, che scavalla l'Appennino tra Firenze e Bologna, e ridotta drasticamente la mobilità autostradale sull'arteria cruciale dell'A14 finita allagata.
Comprensibile dunque, con un'Italia spaccata a metà, il boom dei biglietti aerei. Il Corriere della Sera ha indicato un aumento generalizzato di tutte le tratte. Si va dal +44% del volo Milano-Bari allo spaventoso +246% registrato sulla tratta Milano-Pescara per una soluzione di viaggio riguardante il periodo tra il 17 e il 20 maggio.
Voli sempre più cari
Anche un'eventuale risoluzione della crisi che blocca la mobilità lascerebbe strascichi non indifferenti. Un controllo aggiornato ha portato a analizzare rincari ancora maggiori. Alle ore 18:00 di oggi, IlGiornale.it ha verificato per il 19 e il 20 maggio picchi di 485 euro per un'andata e ritorno Milano-Pescara, quasi triplicati rispetto ai 160 euro pre-decollo dei prezzi, e di 300 euro su quella Milano-Napoli, un raddoppio rispetto al pre-alluvione. Qua pesa sicuramente anche il fatto che la minaccia dello sciopero nei giorni scorsi ha portato a un crollo dell'offerta di fronte a una domanda pressante per chi ha urgenza di spostarsi in sicurezza verso Nord. Creando un'impennata del costo dei biglietti.
"Sull’altro versante dell’Italia i rincari ci sono, ma non così evidenti. Al netto del Milano-Roma il cui prezzo più basso è passato da 49 a 97 euro il 20 maggio (+98%), nella direzione opposta l’incremento della tariffa più bassa è del 40% (da 63 a 88 euro)", fa notare Il Corriere della Sera. Questo può essere legato al fatto che se da un lato A14 e alta velocità sono dimezzati dalla crisi in Emilia-Romagna, dall'altro l'Autostrada del Sole è stata solo lambita dal disastro. Bologna, snodo strategico per i viaggi, è stata lambita ma non sommersa. E resta attivo un percorso di viaggio sostenibile.
Cosa può succedere ora
Nel tardo pomeriggio di oggi, tuttavia, è giunto l'annuncio della revoca dello sciopero dei lavoratori aeroportuali da parte delle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti che hanno comunicato di non voler aggiungere ulteriori problemi a "un'emergenza di carattere nazionale che dal punto di vista dei trasporti ha interessato interamente la linea adriatica causando il blocco sia stradale che ferroviario". Scelta applaudita dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha dichiarato di rispettare una decisione che a suo avviso denota responsabilità.
Ci sarà da attendersi un calo del prezzo dei biglietti aerei? Questo è l'auspicio atteso da molti utenti che sperano di potersi spostare rapidamente verso Nord. E se domani una parte dell'offerta sarà riattivata sarebbe ragionevole attendere dai dati un calo dei costi dei voli. Che ad ora non si è ancora manifestato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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