Chi è Daniela Fumarola, la nuova segretaria generale della Cisl

L’eredità di Sbarra raccolta da una sindacalista dialogante che rifiuta la contrapposizione capitale-lavoro di Landini

Chi è Daniela Fumarola, la nuova segretaria generale della Cisl
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Daniela Fumarola è stata eletta nuova segretaria generale della Cisl con 188 voti favorevoli su 191 delegati presenti al Consiglio generale confederale riunito a Roma. Succede a Luigi Sbarra, che ha lasciato la guida del sindacato per raggiunti limiti di età. La sua elezione segna un passaggio di testimone all'insegna della continuità e dell'evoluzione, con un forte impegno per il dialogo e la partecipazione.

Un percorso sindacale radicato e coerente

Fumarola, 58 anni, nata a Taranto, si è laureata in Scienze sociologiche all'Università Cattolica di Milano. Il suo impegno nel sindacato è iniziato nel 1987 nella Fisba Cisl, la federazione degli operai agricoli, oggi Fai. La sua carriera è proseguita attraverso ruoli di crescente responsabilità: segretaria generale della Cisl Taranto nel 2009, guida della Cisl Puglia nel 2016, fino all'ingresso nella segreteria confederale nazionale nel 2020. Nel dicembre 2023 è stata nominata segretaria generale aggiunta.

Tra le battaglie più significative della sua carriera sindacale si annoverano l'emersione del lavoro irregolare, la riqualificazione ambientale dell'area dell'ex Ilva di Taranto, la costruzione del gasdotto Trans Adriatico e l'inclusione lavorativa dei migranti. La sua esperienza si è distinta per un approccio pragmatico, riformista e orientato alla mediazione.

Un'agenda ambiziosa per il futuro della Cisl

Nel suo discorso di insediamento, Fumarola ha delineato le priorità del suo mandato, ribadendo la centralità del dialogo sociale e della corresponsabilità tra sindacato, imprese e istituzioni. Ha sottolineato la necessità di lasciarsi alle spalle la contrapposizione tra capitale e lavoro, auspicando una nuova stagione di partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati delle imprese, sostenuta anche dai 72 milioni di euro stanziati nella legge di Bilancio per incentivare questa trasformazione.

Fumarola ha anche richiamato l'importanza di ripensare le politiche attive del lavoro, superando un approccio incentrato esclusivamente sulle tutele in favore di un modello che garantisca la riqualificazione e la continuità occupazionale. Ha respinto le critiche retrospettive al Jobs Act, sostenendo che il mondo del lavoro necessita di soluzioni innovative piuttosto che di un ritorno al passato.

Un sindacato autonomo e dialogante

Nel suo discorso, Fumarola ha ribadito la volontà della Cisl di mantenere una posizione autonoma rispetto ai governi, indipendentemente dal colore politico. Ha riconosciuto l'attenzione al dialogo mostrata dal governo Meloni, così come quella dei governi precedenti, sottolineando però che il sindacato non teme il conflitto quando necessario, ma lo affronta con responsabilità e senza derive ideologiche.

"Corresponsabilità: questa è l'unica chiave di accesso al futuro. Il nostro Paese ha bisogno di dialogo, concordia e coesione. La via della Cisl è quella della partecipazione e del confronto autonomo con le istituzioni e le parti sociali", ha affermato.

Una leadership all'insegna dell'innovazione e della continuità

Con l'elezione di Fumarola, la Cisl prosegue il percorso tracciato da Luigi Sbarra, puntando su un modello sindacale moderno e partecipativo. La nuova segretaria generale si trova ora di fronte a sfide cruciali: dal rilancio delle politiche attive del lavoro alla difesa dei salari, dalla riforma fiscale alla tutela dei pensionati.

Il suo obiettivo è chiaro: costruire un

sindacato capace di affrontare le trasformazioni del mondo del lavoro con responsabilità, pragmatismo e autonomia, senza rinunciare alla difesa dei diritti dei lavoratori ma cercando soluzioni condivise per la crescita del Paese.

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