Esiste una condizione particolare, ma non per questo inusuale, che viene a delinearsi nel caso in cui due cittadini abbiano lo stesso codice fiscale: si tratta della cosiddetta "omocodia", un problema, certo, risolvibile ma che può risultare comunque fastidioso.
Come intuibile, con questo termine si indicano quei casi in cui viene generato il medesimo codice per il fatto che le persone coinvolte hanno nome, cognome, luogo e data di nascita identici. Le anomalie possono in questi casi generarsi, ad esempio, quando si sottoscrive un contratto per le utenze o si chiede un finanziamento di qualunque genere: come si può capire a quale dei due contribuenti tale operazione sia da ascrivere? L'omocodia si può risolvere rapidamente rivolgendosi all'Agenzia delle entrate: ecco come può intervenire il Fisco.
Come noto, il codice fiscale viene prodotto sulla base dei nostri nome, cognome, luogo e data di nascita, per cui, specie nelle grandi metropoli, può capitare che due persone abbiano i medesimi dati anagrafici. È un fenomeno raro ma non impossibile: in Italia sono accertati 24mila casi in tutto, e ogni anno questo numero si incrementa di circa 1.400 unità. L'intervento dell'Agenzia delle entrate è semplice e risolutivo, dato che basta apportare una modifica anche lieve al codice alfanumerico per distinguere nuovamente i contribuenti: in genere si provvede a soppiantare uno o più dei sette numeri che si trovano in quello che ci è stato attribuito alla nascita, a partire dall'ultimo, con una delle lettere corrispondenti, per cui non è una pratica così complessa. Il vero problema è un altro, ovvero che deve essere uno dei due cittadini coinvolti a segnalare il caso affinché vi si ponga rimedio: e questo per il fatto che, con gli strumenti e i sistemi di cui ad oggi dispone, l'Agenzia delle entrate non è in grado di individuare un caso di omocodia nel momento in cui viene prodotto un codice già esistente.
Neppure la sequenza alfanumerica aiuta di per sé, essendo non esclusiva per ogni contribuente ma conseguenza dei nostri dati anagrafici: esempio perfetto è la condizione che si verifica in caso di nascita di due gemelli, quando viene prodotto lo stesso codice fiscale che differisce esclusivamente per il diverso nome attribuito dai genitori. In caso di omonimia si verificherebbe di conseguenza anche l'omocodia.
Quando ci si rende conto del problema, solitamente nel momento in cui si chiude un contratto con un'azienda o un ente in cui il codice fiscale già risulti per un'altra persona, basta rivolgersi all'Agenzia delle
entrate che, come accennato, vi pone rimedio sostituendo i numeri, a partire da destra, con le lettere corrispondenti: L per 0, M per 1, N per 2, P per 3, Q per 4, R per 5, S per 6, T per 7, U per 8 e V per 9.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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