Compri ora e paghi dopo? Ecco cosa rischi con gli acquisti a rate

È sempre conveniente acquistare e pagare a rate? Non si tratta di un finanziamento vero e proprio ma bisogna stare attenti alle condizioni del contratto

Compri ora e paghi dopo? Ecco cosa rischi con gli acquisti a rate
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Il mercato Bnpl ha raggiunto dei numeri importanti. L’opzione “Buy now pay later” nel 2022 ha raggiunto una valutazione che ammonta a 23,22 miliardi di dollari. Le previsioni specificano che ci sarà una crescita da 30,38 miliardi di dollari nel 2023 a 122,19 miliardi di dollari entro il 2030. Ci sono però dei rischi concreti, ecco quali sono.

Vita a debito

Compra e paga in comode rate, questa è sempre la migliore soluzione? Con il meccanismo “compra ora e paga dopo” è possibile acquistare i prodotti versando delle quote mensili. Il mercato ha avuto un successo importante durante l’ultimo anno, infatti nel Belpaese un consumatore su tre usufruisce saltuariamente di questa opzione (lo affermano gli ultimi dati delle agenzie creditizie). Questa situazione si intensifica in alcuni periodi dell’anno come, per esempio, il Black Friday durante le festività natalizie dove le famiglie rischiano un vero e proprio sovraindebitamento.

Come funziona

Si tratta di un prodotto finanziario ibrido che viene concesso dal venditore attraverso, solitamente, un sito di e-commerce. I prodotti venduti, di solito, riguardano cosmetici, abbigliamento, apparecchi elettronici ed elettrodomestici. Le rate non prevedono interessi e, spesso, sono al massimo cinque con un importo inferiore a 2mila euro. Al momento dell’acquisto viene effettuato il pagamento della prima rata mensile a patto che sul conto ci siano i fondi necessari. In caso contrario si può diventare morosi.

I numeri

In merito alla situazione dal punto di vista numerico possiamo affermare che le transazioni globali con questa formula cresceranno di circa 450 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2026, questo comporterebbe un’accelerazione ulteriore rispetto al periodo attuale. La quota di mercato globale raggiunta dal Bnpl è di circa il 3% nel 2021, con otto dei 10 principali business di riferimento che si trovano in Europa nordoccidentale. In merito ai servizi Bnpl tra i più conosciuti e la loro provenienza geografica troviamo Klarna (Svezia), Affirm (Stati Uniti) e Afterpay (Australia), poiché tutti e tre i fornitori avevano milioni di utenti attivi nel 2021. Le app sono molto popolari in Canada, Europa e USA

La situazione in Italia

Una ricerca condotta da Kantar e Floa, società del gruppo bancario francese Bnp Paribas, in merito all'evoluzione del Bnpl come soluzione di pagamento sempre più richiesta. Dallo studio è emerso come il 31% dei consumatori italiani (quasi 1 su 3) utilizzi questa soluzione in maniera saltuaria. Secondo l’Osservatorio annuale Visa con focus su micro e piccoli esercenti, la conoscenza del Bnpl in Italia è considerata “elevata”: il 25% degli esercenti lo offre già alla propria clientela, il 32% è interessato a proporlo e il 54% a utilizzarlo per gli acquisti aziendali. Tra i maggiori benefici del Bnpl per gli esercenti italiani, Scalapay ha individuato un aumento del 48% del valore medio degli ordini, un incremento dell’11% del tasso di conversione, un 64% del tasso di ripetizione degli acquisti e una crescita del numero di clienti del 55%. Per quanto riguarda i consumatori, l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, di cui Visa e Scalapay sono partner, nel 2022 ha rilevato che in Italia le transazioni Bnpl hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 253% rispetto al 2021, per l’86% effettuate online.

I rischi correlati

Secondo una ricerca condotta da Kantar e Floa, società del gruppo bancario francese Bnp Paribas il 31% dei consumatori italiani (quasi 1 su 3) usa il Bnpl in maniera saltuaria. Bisogna poi considerare che in Italia il tasso di educazione finanziaria è estremamente basso rispetto alla media Ocse. Il cliente può quindi trovarsi in difficoltà poiché non sarà pienamente consapevole della situazione, inoltre bisogna prestare molta attenzione perché chi offre questi prodotti, molto spesso, non è in possesso di una licenza bancaria. Poiché ci sono delle criticità specifiche, infatti Kruk, operatore specializzato nella gestione dei debiti, afferma che il 60% degli utilizzatori dello strumento non si è mai accorto degli avvisi sulle conseguenze in caso di mancato pagamento il 77% non è a conoscenza del fatto che vengano imposte delle sanzioni in caso di mancata esecuzione di una rata.

In merito alla questione Banca d’Italia ha specificato che “la facilità di accesso al servizio, unitamente alla circostanza che il Bnpl è generalmente utilizzato per acquistare beni di consumo di importo contenuto, potrebbe incentivare acquisti non del tutto consapevoli e, quindi, potenzialmente non sostenibili da parte dei consumatori, esponendoli a un rischio di sovraindebitamento”.

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