Cripto valute: l'Agenzie delle entrate batte cassa

Il fisco ha realizzato un modello per regolarizzare i redditi realizzati da attività riconducibili alla moneta digitale prodotti entro il 31 dicembre 2021

Criptovalute e portafogli
Criptovalute e portafogli
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Anche la moneta digitale verrà controllata dal fisco italiano. In una nota l’Agenzia delle entrate ha spiegato che è pronto un modello e le rispettive istruzioni finalizzate a regolarizzare le cripto-attività detenute e i relativi redditi che sono stati realizzati entro il 31 dicembre 2021. Nel documento è stato definito il calendario e le regole per accedere alla procedura prevista dall'ultima Legge di Bilancio. Ecco tutte le novità in arrivo in merito alle criptovalute.

La richiesta

Per quanto riguarda la richiesta è necessario che questa venga presentata entro il 30 novembre 2023 ma prima dev'essere effettuato il versamento della sanzione dovuta alla violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale e l'imposta sugli eventuali redditi derivanti dalle cripto-attività. In merito alla procedura, dall’informativa firmata dall’Agenzia delle entrate è possibile vedere che alla regolarizzazione possono accedere le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate ai sensi dell'articolo 5 del DPR n. 917/1986. Inoltre la misura riguarda anche i residenti in Italia che entro il 31 dicembre del 2021 possedevano cripto-attività in violazione degli obblighi di controllo fiscale e hanno omesso di indicare i relativi redditi in dichiarazione.

I termini e le violazioni

La regolarizzazione in questione è consentita relativamente ai periodi d'imposta fino al 2021 dove i termini per la contestazione della violazione degli obblighi di dichiarazione e quelli ai fini delle imposte sui redditi ed eventuali addizionali oppure le scadenze per l’accertamento, non siano ancora scaduti. Le violazioni sanabili sono quelle che riguardano alla mancata indicazione delle cripto-valute nel quadro RW del modello dichiarativo, ovvero la sezione dedicata al monitoraggio degli investimenti patrimoniali e delle attività finanziarie detenuti all'estero da persone fisiche, enti non commerciali con sede in Italia e società semplici. Già nel maggio del 2023 il Parlamento Europeo aveva approvato il nuovo regolamento in merito alle cripto che regola l’offerta al pubblico e l’ammissione alla negoziazione delle attività collegate al settore.

La procedura

Per quanto guarda la procedura il contribuente dovrà indicare il valore delle mancanze detenute in ogni periodo d’imposta attraverso il modello approvato con il presente provvedimento e versare la sanzione dello 0,5% come specificato all’articolo 4, comma 1, del Dl n. 167/1990, pari allo 0,5% del valore delle cripto-valute non dichiarate per ogni anno.

Inoltre è richiesto il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 3,5% del valore delle attività di moneta digitale detenute al termine di ciascun periodo d’imposta, incluse le cripto-valute, cui si riferiscono i redditi omessi.

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