
I contribuenti italiani hanno tempo fino al prossimo sabato 8 marzo per esercitare il proprio diritto ad opporsi al trattamento dei dati sanitari finalizzati alla redazione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte del Fisco. Scegliendo questa strada si può impedire che l'elaborazione automatica del 730 includa le spese sanitarie dell'anno fiscale 2024, tutelando così la propria privacy e gestendo autonomamente tutte le detrazioni fiscali.
Si tratta di un diritto previsto per chiunque abbia già compiuto 16 anni, per cui nel caso in cui il richiedente abbia un'età inferiore devono essere obbligatoriamente i suoi genitori/tutori o un rappresentante legale a presentare l'apposita istanza. Qualora il contribuente che abbia fatto richiesta di opposizione risulti fiscalmente a carico di un altro membro della sua famiglia, costui non avrà facoltà né di visionare né di detrarre dalla propria dichiarazione le relative spese sanitarie.
Ad oggi l'unico modo per poter esercitare il diritto di opposizione è per via telematica: l'utente dovrà accedere all'area personale del Sistema Tessera Sanitaria, effettuando l'accesso mediante Spid o Ts-Cns, Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi. Concluso questo passaggio, il richiedente potrà visionare l'intero elenco delle spese registrate e quindi togliere la spunta dalle voci che desidera non includere nella precompilata. Dopo ciò, potrà aggiungere manualmente le sue spese da portare in detrazione durante la compilazione del 730, ovviamente seguendo i criteri previsti dalle norme vigenti.
Sono essenzialmente due le motivazioni alla base di una decisione del genere. La prima è semplicemente una questione di privacy, dal momento che quelle informazioni personali e sensibili non saranno visionate da nessun altro, dopo la loro elaborazione, tramite la dichiarazione precompilata. La seconda deriva in genere o dal timore di errori e discrepanze da parte del sistema automatizzato o semplicemente dalla volontà del contribuente di mantenere in prima persona il controllo sulla propria dichiarazione in tema di detrazioni fiscali.
Chiaramente scegliere di procedere con l'opposizione e di provvedere in modo autonomo alla gestione dei dati comporta un impegno superiore e incrementa il rischio di incorrere in errori."Nel caso di scontrino parlante, l'opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria", ricorda l'Agenzia delle Entrate sul proprio portale online.
"È comunque possibile inserire le spese per le quali è stata esercitata l’opposizione nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché sussistano i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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