Energia elettrica e mercato a tutele graduali: 5 consigli per consumare meno

Il mercato tutelato dell’energia elettrica (dopo quello del gas) è finito. Ecco cosa cambia per gli utenti e cosa deve fare chi è coinvolto

Energia elettrica e mercato a tutele graduali: 5 consigli per consumare meno
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E alla fine il primo di luglio è arrivato. E il mercato tutelato dell’energia elettrica (dopo quello del gas) è finito: più di 4,5 milioni di utenti dell'energia elettrica che non sono mai passati al mercato libero vengono trasferiti al cosiddetto servizio a Tutele Graduali. Ma di cosa si tratta? Cosa cambia per gli utenti? Si rimane con lo stesso operatore? E cosa deve fare un utente coinvolto?

Il Servizio a Tutele Graduali è un sistema che garantirà la continuità della fornitura con uno specifico fornitore e con delle specifiche condizioni economiche. Quindi, se alla data del primo luglio 2024 non è stato ancora scelto un fornitore sul mercato libero, non si resterà senza fornitura di energia elettrica. Il fornitore selezionato tramite il servizio Tutele Graduali si occuperà di vendere l’energia elettrica ai clienti domestici interessati.

Il fornitore è stato selezionato dall'ARERA (l’authority del servizio elettrico) tramite un’asta. L’Italia è stata divisa in ventisei zone e per ogni zona è stato definito un fornitore, vincitore dell’asta, che si occuperà della fornitura con il Servizio a Tutele Graduali. Sulla base dell’esito delle aste, l’Authority sta definendo delle condizioni economiche uguali per tutta Italia, indipendentemente dall’area e dal fornitore che ha vinto nell’area stessa. In questo modo sarà garantita parità di trattamento a tutti i clienti domestici coinvolti nel cambio.

Rispetto alle accise, l'Iva e ai costi di trasporto, le condizioni economiche sono identiche a quelle applicate a tutti i clienti domestici. Cambia, invece, il prezzo applicato per quella parte della bolletta chiamata "Spesa della materia energia". Il costo a consumo, cioè la componente materia prima (il prezzo applicato al puro consumo di luce, per intenderci) sarà un prezzo variabile di mese in mese, indicizzato al prezzo del mercato all’ingrosso (il cosiddetto PUN, prezzo unico nazionale).

La quota fissa di commercializzazione (che è generalmente decisa dal fornitore) sarà definita dall’Authority e sarà identica a livello nazionale. Tale corrispettivo sarà pari alla media delle quote fisse che sono state proposte dai provider durante l’asta, tenuto conto del numero di clienti assegnati zona per zona. L'Arera aggiornerà la quota fissa di commercializzazione ogni dodici mesi. Chi rimarrà nel Servizio a Tutele Graduali, insomma, farà bene a verificare, di tanto in tanto, la convenienza delle condizioni economiche applicate.

Il Servizio a Tutele Graduali ha una data di "scadenza". A differenza del mercato tutelato, chi entrerà in fornitura con il Servizio a Tutele Graduali, dovrà comunque scegliere un'offerta del mercato libero entro tre anni al massimo. Almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del Servizio a Tutele Graduali, il fornitore di zona dovrà informare il cliente di tale scadenza, indicando che si potrà scegliere un altro fornitore nel mercato libero mercato o rimanere con lo stesso fornitore, ma comunque con un’offerta di mercato libero.

Ovviamente non è obbligatorio aspettare tre anni per passare al mercato libero: anche se si entra nel Servizio a Tutele Graduali è sempre possibile, in ogni momento, cambiare fornitore ed entrare nel mercato libero, esattamente come succede attualmente per il mercato tutelato.

C'è un modo per risparmiare in bolletta? A oggi, la strategia migliore è quella di valutare le offerte a tariffa indicizzata (variabile), al fine di sfruttare l’andamento dei prezzi dei mercati all’ingrosso e risparmiare nei periodi in cui la domanda energetica cala.

Per avere bollette di luce e gas davvero più leggere, trovare un'offerta e un fornitore più economici è certamente un buon

inizio, ma spesso non basta. Fondamentale è anche cambiare le nostre abitudini quotidiane tra le mura di casa:

  • abbassare di un grado il riscaldamento, o aumentare la temperatura del condizionamento;
  • sostituire le vecchie lampadine con quelle LED;
  • utilizzare meglio i nostri elettrodomestici;
  • adottare la cottura passiva (a fuoco spento);
  • staccare tutte le prese in stand by.

Consigli consolidati che possono produrre anche più effetti (benefici) del cambio di fornitore.

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