Fascicolo sanitario elettronico: dai ticket ai referti, ecco cosa cambia

Entro il 31 dicembre 2024 sarà operativo il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. "Ricaduta importante sulla vita quotidiana dei cittadini": ecco a cosa serve e come funziona

Fascicolo sanitario elettronico: dai ticket ai referti, ecco cosa cambia
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Si va sempre di più in direzione della digitalizzazione anche per quanto riguarda l'ambito sanitario di ogni paziente: entro la fine dell'anno, infatti, sarà disponibile il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) che darà la possibilità di usufruire di molteplici servizi. Dalle prenotazioni mediche agli esami specialistici, dal pagamento dei ticket alla possibilità di consultare i propri referti online, ecco le principali funzioni che saranno a disposizione degli italiani da qui a pochi mesi.

Come funziona

In maniera completamente digitale sarà possibile avere accesso anche ad altre informazioni che riguardano le prescrizioni di farmaci ma anche le tipologie di allergie di cui soffre un paziente. La comodità è poter fare tutto da casa, scaricando quanto serve, senza dover recarsi nuovamente in ambulatorio o dal proprio medico. Grazie a questa nuova metodologia sarà notevolmente snellita tutta la burocrazia quotidiana in ambito sanitario che richiede lo sforzo di migliaia di lavoratori.

Le parole del ministro

Sull'argomento è intervenuto ovviamente anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, spiegando che il Fascicolo sanitario elettronico "avrà una ricaduta importante sulla vita quotidiana dei cittadini: semplificherà l'accesso ai servizi sanitari e aiuterà a garantire continuità assistenziale ovunque ci si trovi. Il Fse è una delle più grandi sfide portate avanti con il Pnrr Missione Salute e ci aiuterà a creare un sistema efficiente, meno costoso e capace di dare risposte tempestive ai bisogni di salute, grazie all'omogeneità e all'interoperabilità dei dati contenuti, garantita su tutto il territorio nazionale".

Le parole dei sottosegretari

La notizia è stata data oggi da Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'Innovazione, a margine della presentazione del nuovo logo del fascicolo sanitario elettronico - Fse 2.0, questa mattina a Roma. "Il fascicolo sanitario elettronico esiste già in diverse regioni: il nostro obiettivo è renderlo sempre più inter-operabile, un soggetto di comunicazione sanitaria omogenea sul territorio. Abbiamo preso per mano le Regioni con qualche difficoltà in più per accompagnarle tutte allo stesso livello". Il sottosegretario ha fatto sapere che già nel settembre 2023 era stato emesso un primo decreto per dare la possibilità alle Regioni di adeguarsi allo standard nazionale: adesso il tema è trattato dal garante per la Privacy. "Poi - ha concluso - ci sarà un successivo decreto per la piattaforma della sanità digitale, che riguarderà Agenas".

Dell'importante novità che riguarderà milioni di italiani ha parlato anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, nel corso della presentazione del nuovo logo che riguarda l'Fse 2.0. "Due dei principali traguardi attesi dall'implementazione del Fascicolo sanitario 2.0 sono appropriatezza e omogeneità delle cure. Lo scenario è di totale anonimità dei dati, con la possibilità per l'assistito di impedire che determinate informazioni siano accessibili a terzi. Adesso sono state superate alcune criticità dopo i rilievi del garante Privacy sulla gestione dei dati sensibili. Oggi è un vero strumento di cura e prevenzione, c'è orgoglio per essere tra i primi in Europa".

Successivamente Gemmato ha spiegato che si potrà fare una ricerca tramite una parola chiave per tutte le analisi che il paziente ha eseguito nel

corso degli anni "senza dover aprire ogni singolo referto e confrontarlo uno per volta. Il dato è anonimo. Se vuole, il paziente può decidere di renderlo consultabile solo al medico di base", ha sottolineato.

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