Fisco, cambiano le detrazioni: stretta per i redditi sopra i 75mila euro

Il Vice Ministro Leo: "Cambia rateazione per debiti, Stato tende mano a cittadini"

Fisco, cambiano le detrazioni: stretta per i redditi sopra i 75mila euro
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Con la nuova legge di bilancio appena varata, il sistema delle detrazioni fiscali subisce un’importante trasformazione, con misure che colpiscono i redditi più alti e introducono novità cruciali per il futuro del Paese. In particolare, la stretta riguarda i contribuenti con guadagni superiori a 75mila euro, mentre un principio innovativo di quoziente familiare mira a sostenere la crescita demografica e a incentivare le politiche di supporto alle famiglie. Sul tema il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, annuncia un cambiamento nella rateazione dei debiti, con lo Stato che tende la mano ai cittadini, offrendo modalità di pagamento più flessibili e favorevoli per chi ha difficoltà a saldare le proprie pendenze fiscali.

Le nuove disposizioni

Le nuove disposizioni stabiliscono che, come anticipato, per i soggetti con reddito superiore a 75mia euro, gli oneri e le spese ammissibili in detrazione vengano calcolati moltiplicando l’importo base per un coefficiente che varia in base al numero di figli, inclusi quelli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati. L’importo base è pari a 14mila euro per i redditi complessivi superiori a 75mia euro e fino a 100mila euro, mentre scende a 8mila euro per redditi superiori a 100mila euro. Il coefficiente di calcolo dipende dalla composizione del nucleo familiare: è 0,50 se non ci sono figli, 0,70 per un figlio, 0,85 per due figli, e 1 per più di due figli o almeno uno con disabilità accertata.

Gli esclusi dal calcolo

A questo proposito sono esclusi dal calcolo delle detrazioni: le spese sanitarie, gli investimenti in start-up innovative, e quelli nelle piccole e medie imprese innovative. In sostanza, le modifiche introdotte stabiliscono che, ai fini del calcolo delle detrazioni per i contribuenti con redditi compresi tra i 75mila e i 100mila euro o superiori, non verranno più prese in considerazione, oltre alle spese sanitarie, anche altre tipologie di spese, come quelle relative agli investimenti effettuati in startup innovative e Pmi innovative. In pratica, questo significa che le somme destinate a tali investimenti non saranno più considerate nel computo degli oneri e delle spese da tenere in conto per determinare l’importo delle detrazioni fiscali, con una modifica che potrebbe influire sull’importo finale delle imposte da versare per quei contribuenti che rientrano in queste fasce di reddito.

Le parole di Leo

Sulla questione è intervenuto anche il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, il quale ha specificato: "A partire dal 1 gennaio 2025, i contribuenti potranno dilazionare i debiti iscritti a ruolo con il fisco fino a 84 rate mensili, superando l'attuale limite di 72. "Si tratta del primo passo di un percorso che punta ad arrivare, gradualmente, nei prossimi anni, fino a 120 rate, permettendo a cittadini e imprese di gestire al meglio le pendenze pregresse con il fisco". Leo spiega che "siamo di fronte a un cambiamento radicale di visione rispetto al passato. Il nostro obiettivo è rendere il sistema fiscale più vicino ai contribuenti. È lo Stato che tende la mano a quei cittadini che, nonostante le difficoltà, vogliono tornare ad essere in regola. Un aspetto, questo, del quale dobbiamo tenere conto". "Inoltre - ha aggiunto Leo - per garantire una riforma efficace, abbiamo istituito una Commissione tecnica, guidata dal Presidente Roberto Benedetti, incaricata di analizzare il magazzino della riscossione. È un organo che avrà il compito di proporre soluzioni legislative che evitino l'accumulo di crediti fiscali non riscossi".

"Queste novità - chiude il Vice Ministro - segnano un passaggio fondamentale verso un sistema fiscale e tributario più equo, efficiente e moderno. È un altro passo verso la costruzione di un fisco amico, non più ostacolo, ma sostenitore e parte attiva del processo di sviluppo della Nazione".

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