Fondo di riserva: cos’è, a cosa serve, come funziona

Questa forma di tutela collettiva permette di gestire al meglio il patrimonio comune e affrontare le emergenze senza troppi patemi per i condòmini

Fondo di riserva: cos’è, a cosa serve, come funziona
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Il fondo di riserva è uno strumento prezioso per mantenere una certa serenità all’interno del condominio, assicurando risorse disponibili per far fronte a imprevisti, senza dover improvvisare soluzioni last-minute. Come nel caso, ad esempio, di una perdita nel tetto che provoca infiltrazioni negli appartamenti dell'ultimo piano, con conseguenti costi di riparazione elevati. Il fondo di riserva è pensato proprio per situazioni di questo tipo. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste e come viene gestito.

Che cos'è

Il fondo di riserva è come un salvadanaio comune, creato per far fronte a spese impreviste o lavori straordinari, cioè quei costi che non rientrano nelle normali spese di gestione del condominio. L'idea è semplice: ogni condòmino contribuisce regolarmente con una piccola somma, in base alla quota millesimale del proprio appartamento. Talti contributi si accumulano nel tempo, creando una riserva di denaro che può essere utilizzata in caso di necessità.

Perché è importante

Si immagini di dover affrontare una spesa significativa senza avere un fondo di riserva. Ogni volta che si presenta un’emergenza, come un ascensore che si blocca o un’infiltrazione d’acqua, sarebbe necessario raccogliere denaro dai condòmini all'ultimo minuto. Questo potrebbe creare tensioni, specialmente se qualcuno non è in grado di far fronte alla spesa nell’immediato.

Con un fondo di riserva, invece, si evita questo problema. Il denaro è già disponibile, e l’amministratore può intervenire rapidamente per risolvere l'emergenza. È come avere un’assicurazione: si paga un po’ alla volta, sperando di non averne mai bisogno, ma sapendo che, se dovesse accadere qualcosa, si è preparati.

Come funziona

La costituzione del fondo di riserva viene decisa durante un’assemblea condominiale. Tutti i condòmini discutono e approvano la proposta, stabilendo quanto denaro accumulare e come contribuire. Spesso la somma destinata al fondo viene raccolta insieme con le normali spese condominiali, in modo che non si crei un peso aggiuntivo troppo gravoso.

Quando sorge un problema, come la necessità di riparare il tetto, l’amministratore può attingere a questo fondo. In situazioni urgenti, può farlo senza dover prima chiedere il permesso ai condomini, ma è tenuto a rendere conto di tutte le spese durante la successiva assemblea. In questo modo, tutti sanno come sono stati usati i soldi e per quale motivo.

Possibili problematiche e trasparenza

Anche la gestione del fondo di riserva non è sempre priva di difficoltà. Per esempio, se il fondo non è sufficiente a coprire le spese impreviste, potrebbe essere necessario chiedere contributi aggiuntivi ai condòmini. Inoltre, possono sorgere disaccordi su come e quando utilizzare il fondo, soprattutto se non ci sono regole chiare.

Un altro rischio è la mancanza di trasparenza.

Se l’amministratore non comunica chiaramente come viene gestito il fondo o non rende conto delle spese in modo dettagliato, i condòmini potrebbero perdere fiducia e crearsi un giudizio negativo sulla sua attività. Per questo motivo, è fondamentale che il fondo di riserva sia gestito con trasparenza e che i condomini siano sempre informati sull’uso dei loro contributi.

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