Immobili, ecco quando non serve il permesso per ristrutturare

Una lunga lista di interventi in edilizia libera consente al cittadino di operare senza la necessità di ottenere specifiche autorizzazioni

Immobili, ecco quando non serve il permesso per ristrutturare

Nel momento in cui si decide di ristrutturare casa è spesso necessario fare i conti con una serie di titoli e autorizzazioni: tra Cila, Scia e permessi a costruire sono previsti degli specifici iter da seguire, ma ciò nonostante la lista di interventi che si possono effettuare in edilizia libera è lunga.

Nell'elenco sono inclusi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che comunque, per quanto non richiedano permessi, presuppongono ovviamente il rispetto delle normative vigenti anche locali nonché la sicurezza di persone e cose. Ad occuparsi di questo genere di interventi è l’articolo 6 del Testo Unico dell’Edilizia, ma c'è da specificare il fatto che dopo l'attuazione del Decreto Salva Casa, la lista dei lavori in edilizia libera è stata ampliata. Ecco alcuni dei più comuni.

Non richiede permessi l'installazione di tende e pergotende, vale a dire, come specificato dall'art.1 del Dl 39/2024, "opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera". La messa in opera di queste strutture non deve comunque determinare in alcun modo variazioni di volumi e superfici

Stesso discorso per l'installazione di vetrate panoramiche (Vepa), che devono essere amovibili e completamente trasparenti, svolgendo funzione di protezione dagli agenti atmosferici, di miglioramento delle prestazioni energetiche e acustiche, di riduzione della dispersione termica e di schermatursa dalle acque meteoriche di balconi o logge. Stando a quanto stabilito dal decreto Salva Casa, tali strutture possono essere installate non più solo nelle logge ma anche nei porticati, purché non vi sia un ampliamento di volumi o superfici.

Permessi non necessari anche quando si procede alla pavimentazione di interni o esterni, sia che si tratti di giardino, balconi o terrazze: si parla di interventi in edilizia libera, per quanto vi siano una serie di norme da rispettare. Qualora si scegliesse di installare un nuovo pavimento al di sopra di quello vecchio è consigliabile procedere prima con una valutazione del peso superiore che la struttura dovrebbe reggere per comprendere se si sta agendo in sicurezza.

Anche la sostituzioni di infissi, quali finestre, porte-finestre, serrande o persiane, si svolge in edilizia libera: l'intervento, che si rende necessario a causa del passare del tempo e dell'usura, consente al proprietario di migliorare le condizioni di isolamento acustico e termico dell'immobile.

Riparare o sostituire l'impianto elettrico mettendolo a norma non presuppone la richiesta di autorizzazioni. Per questioni di sicurezza degli occupanti dell'immobile e dei loro vicini è consigliabile mantenerlo sempre in buone condizioni, facendo effettuare ogni 20/25 anni una valutazione da tecnici qualificati.

Per quanto concerne la ristrutturazione del bagno, i permessi non sono richiesti solo in determinati casi, ovvero qualora si provveda semplicemente alla sostituzione di sanitari, pavimenti o rifiniture. Se gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano le parti strutturali dell'ambiente è richiesta la Scia, mentre qualora si decida di modificare le tubature o spostare i sanitari è sufficiente una Cila.

Tinteggiare la facciata di casa non richiede invece la concessione di permessi, a meno che l'immobile non si trovi in zone soggette a vincoli come i centri storici urbani. Nel caso in cui sia necessario usare ponteggi che poggiano su strada, bisognerà pagare l'occupazione del suolo pubblico.

Nessuna autorizzazione è richiesta per sostituire una caldaia o installare una nuova pompa di calore: si tratta di lavori che consentono non solo di provvedere al risparmio energetico della casa, ma anche, e soprattutto, di incrementare il livello di sicurezza

In edilizia libera rientra anche l'installazione, la riparazione o la sostituzione di parapetti e ringhiere in balconi, terrazze o giardini. Anche gli interventi di sistemazione degli spazi verdi non richiedono permessi quando si tratta di pavimentazioni, installazione di impianti di irrigazione o illuminazione, realizzazione di piccoli ambienti per riporre attrezzi o costruzione di aree giochi, gazebo o pergolati.

Stesso discorso per quanto concerne i lavori di installazione o sostituzione di impianti solari termici o fotovoltaici o microeolici, qualora ciò avvenga su una parte della propria residenza, in genere il tetto. I lavori di sostituzione o installazione di grondaie, pluviali e impianto di scarico non necessitano di autorizzazioni: la Cila è richiesta se si apportano modifiche sostanziali al sistema di scarico preesistente.

Tra gli altri interventi che rientrano nell'edilizia libera vi sono anche i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche, come la costruzione di rampe di accesso o di ascensori, montacarichi e servoscala, sempre che non si intacchi la struttura dell'immobile: per quelli esterni può essere richiesta un'autorizzazione paesaggistica.

Idem per i lavori di sostituzione o rifacimento dell’impianto del gas, per l'installazione o la sostituzione di antenne o parabole satellitari e di impianti di protezione antincendio e per gli interventi finalizzati alla riparazione, installazione o sostituzione di sistemi antintrusione, inferriate incluse.

Alcune opere relative al tetto dell'edificio non richiedono specifiche autorizzazioni, come nel caso in cui si provveda alla sistemazione o alla sostituzione del manto di copertura o alla riparazione di camini, tenendo fede alle caratteristiche tipologiche e ai materiali preesistenti.

Tra gli interventi più recenti per cui non è necessaria alcuna autorizzazione rientrano anche quelli inerenti l'installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche, per quanto ciò possa comunque richiedere un aumento di potenza dell'impianto.

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