Patente sospesa o ritirata? Cosa c'è da sapere per riaverla indietro

Con la riforma del Codice della Strada sono arrivate alcune novità da tenere in considerazione, ecco cosa fare in caso di patente sospesa oppure ritirata

Patente sospesa o ritirata? Cosa c'è da sapere per riaverla indietro
00:00 00:00

Ci sono novità per quanto concerne il ritiro o la sospensione della patente di guida. Si tratta, in entrambi i casi, di due provvedimenti che portano a una privazione del documento, anche se ci sono delle differenze sostanziali. In ogni caso, dopo l'introduzione del nuovo Codice della Strada di dicembre 2024, sono state applicate delle modifiche che devono essere tenute in considerazione.

Partiamo col dire che con sospensione della patente si intende quel provvedimento amministrativo che impedisce al conducente di guidare per un determinato periodo di tempo. Si tratta di una misura stabilita dal giudice o dal prefetto. Il ritiro della patente, invece, è un provvedimento temporaneo applicato dalle forze dell'ordine in caso di trasgressione delle norme stradali ed è immediato. Può successivamente evolvere in sospensione o revoca. In genere, la sospensione scatta quando un automobilista viene trovato al volante in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, quando viene superato il limite di velocità, quando si riscontrata una grave violazione del Codice della Strada oppure in caso di azzeramento dei punti. La patente viene ritirata quando, durante la verifica, risulta essere falsa/non valida/scaduta. O in caso di problemi psico-fisici del guidatore.

Come riavere la patente sospesa o ritirata

La sospensione, come abbiamo detto, è una misura temporanea. Si va da un minimo di 3 mesi in caso di sospensione per alcol a un massimo di anche due anni (guida sotto effetto di stupefacenti o con 1,5 g/l di alcol). Sono il prefetto, oppure il giudice, a stabilire la durata del provvedimento e in quel periodo si è interdetti dal guidare, pena la revoca della patente.

Per riavere la patente, dunque, è importante rispettare i tempi previsti, effettuare una visita medica presso una Commissione locale, presentare domanda in Motorizzazione - occorreranno l'esito della visita medica, i documenti personali, due fototessere e il verbale della sospensione - e svolgere un esame pratico/teorico se neccessario (in caso di azzeramento punti patenti o sospensione che supera 12 mesi). Altro passaggio da fare è pagare i bolettini emessi. In circa 1-2 settimane la patente verrà restituita.

Per quanto riguarda la patente ritirata, bisogna prima aspettare la comunicazione ufficiale del ritiro, che avviene dopo 10-15 giorno. Dopodiché si prende visione del verbale relativo all'infrazione che viene contestata. Può darsi che le autorità competenti non riscontrino alcuna trasgressione delle norme: in questo caso, la patente viene subito restituita. In caso contrario, si deve rispettare i termini imposti.

Il ricorso

Si può comunque scegliere di presentare ricorso. Non è sempre consigliabile farlo, ma ci sono alcuni casi in cui si può sperare in un veloce recupero del documento. Si può fare ricorso quando si è convinti che il provvedimento sia stato sproporzionato alla violazione contestata, oppure se si ha necessità di avere una restituzione anticipata per ragioni di salute/lavoro. Si possono contestare anche eventuali errori nel verbale o vizi di forma.

Per fare ricorso ci si deve recare entro 30 giorni dal giudice di pace, presentare

un'istanza scritta e lasciare il materiale presso la cancelleria. Viene richiesto di pagare un contributo unificato tra 43 e 98 euro. A quel punto non resta che attendere l'udienza, che dovrebbe tenersi entro 3 mesi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica