Restano invariate anche quest'anno, come indicato dall'Agenzia delle entrate nella guida relativa all'invio della dichiarazione dei redditi tramite modello 730, le tempistiche relative al pagamento di eventuali rimborsi Irpef in busta paga o nelle pensioni.
Per i percettori di un assegno pensionistico ciò significa in sostanza dover attendere più a lungo dei lavoratori dipendenti, dato che in caso di rimborso riceveranno quanto spetta loro a estate inoltrata anche qualora la dichiarazione sia stata invia nei primi giorni utili. L'eventuale rimborso o la trattenuta, se dalla dichiarazione risulta un debito Irpef, è in genere in calendario il mese successivo a quello nel quale il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione dall'Agenzia delle entrate: per i pensionati, invece, l'erogazione viene rimandata di un ulteriore mese.
Le tempistiche
I tempi di erogazione di eventuali rimborsi Irpef, sia per coloro che indicano come sostituto d'imposta il datore di lavoro (dipendenti) o l'Inps (pensionati), sono stabiliti nell’art.16-bis del Decreto Fiscale 124 del 2019. In esso viene specificato che per i pensionati il rimborso o l'eventuale trattenuta, che può essere rateizzata, avviene 2 mesi dopo la data in cui l'Istituto nazionale di previdenza sociale riceve il prospetto di liquidazione, ovvero non prima di agosto 2024 anche nel caso in cui l'invio del 730 avvenga in modo tempestivo, e comunque al massimo entro il prossimo novembre per i più ritardatari.
Il calendario ufficiale di erogazione del rimborso per i lavoratori dipendenti è dunque il seguente: il pagamento avviene
- entro il 15 giugno per i 730 inviati entro il 31 maggio;
- entro il 29 giugno per quelli presentati tra 1 e 20 giugno;
- entro il 23 luglio qualora l'invio sia avvenuto tra 21 giugno e 15 luglio;
- entro il 15 settembre per gli invii effettuati tra 16 luglio e il 31 agosto;
- entro il 30 settembre per le dichiarazioni presentate tra 1 e 30 settembre.
Se si vuole essere tra i primi pensionati a ricevere l'eventuale rimborso Irpef già da agosto, quindi, bisognerà inviare il modello 730 entro il 31 maggio o al più entro il 20 giugno. A settembre arriveranno i rimborsi per chi presenta la dichiarazione tra 21 giugno e15 luglio, a ottobre per coloro che lo faranno tra il 16 luglio e il 31 agosto e infine a novembre per i pensionati che aspetteranno invece gli ultimi giorni utili, ovvero entro il 30 settembre.
I ritardi
C'è comunque la possibilità che il pagamento avvenga più in ritardo rispetto al calendario stabilito, e ciò avviene qualora l'Agenzia delle entrate effettui dei controlli preventivi sul 730, che vengono avviati comunque sempre entro 4 mesi dal termine ultimo previsto per l'invio della dichiarazione: in casi del genere il pagamento del rimborso avviene entro i 6 mesi successivi.
I controlli in genere vengono effettuati quando il 730 presenta elementi di incoerenza o nel caso in cui
il rimborso superi i 4mila euro: l'Agenzia delle entrate provvederà quindi a esaminare ulteriore documentazione, informando del fatto il contribuente o l'intermediario che ha redatto la dichiarazione oggetto di verifica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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