Basterebbero meno di 100 euro l’anno per coprirsi dai danni provocati alla nostra autovettura dagli eventi atmosferici: dalla grandine, indicata dal 67,9% degli italiani come causa di danni all’automobile, fino al vento che provoca (direttamente o indirettamente) danni nel 25,7% dei casi. Il sondaggio e la previsione di spesa per il premio assicurativo provengono da un report condotto da Facile.it, uno dei più noti comparatori di prestazioni assicurative (e non solo).
Per l’esattezza il premio medio stimato per assicurare protezione all’autovettura contro gli eventi atmosferici è stimato in 97 euro per una vettura assicurata per un valore di 10mila euro. Prima di tutto è bene sapere che l'assicurazione per gli eventi naturali e atmosferici è una garanzia accessoria, rispetto all'Rc auto obbligatoria e che quindi può essere aggiunta, a discrezione dell’assicurato, in fase di sottoscrizione della polizza auto. Questa garanzia tutela il proprietario della vettura dai danni provocati al mezzo da eventi atmosferici come, come si diceva, dalla grandine all’esondazione di un corso d’acqua (evento ahimé sempre più frequente in tempi di cambiamenti climatici).
Tornado e trombe d'aria raddoppiano
Nonostante l’aumentare degli eventi atmosferici di grave intensità - tornado o trombe d’aria fino agli anni Cinquanta e Sessanta in Italia erano una rarità (40-50 casi all’anno), negli ultimi due anni i fenomeni sono raddoppiati: più di 100 casi all’anno - e sebbene l’importo del premio assicurativo sia contenuto rispetto ai benefici garantiti in caso di danno, sono ancora pochi gli automobilisti italiani che scelgono di aggiungere questa garanzia accessoria. Sia che si guardi il trend, sia che si analizzi lo stock. Secondo l’analisi di Facile.it, tra settembre e dicembre 2023, appena il 5,5% di chi ha rinnovato o sottoscritto la propria polizza ha aggiunto la garanzia eventi atmosferici.
Secondo i dati Ania (l’associazione delle compagnie di assicurazione) complessivamente sarebbero solo 7 milioni le vetture assicurate contro i danni da eventi atmosferici (in associata agli atti vandalici), su un parco circolante di circa 40 milioni di automobili.
Sono più di 4,6 milioni gli italiani con un’auto di proprietà che nell’ultimo anno hanno subito danni alla propria vettura a causa di calamità naturali o maltempo; fra di loro, quasi 1 su 2 non aveva una polizza assicurativa che tutelasse il mezzo dagli eventi atmosferici.
Calamità naturali e media
Se si guarda alla copertura assicurativa attivata contro i datti da calamità naturali è ancora peggio: solo il 30% ha già stipulato una copertura assicurativa, mentre il 44% è intenzionato a farlo.
Ma cosa comprende nel dettaglio questa copertura? E come funziona? Guardando a casi specifici, generalmente sono compresi i danni causati al veicolo da cose trasportate dal vento e dalla caduta di alberi, ma solo se questi sono conseguenti agli eventi atmosferici esplicitamente inclusi nel contratto. Attenzione, come sempre, alle esclusioni; per quanto riguarda i danni legati all’acqua, ad esempio, vengono normalmente esclusi quelli arrecati al motore a seguito di circolazione in zone allagate.
Alcune compagnie assicurative, in caso di danno, richiedono all’assicurato di fornire una prova dell’evento tramite articoli usciti sui media (che siano online o cartacei), una dichiarazione scritta da parte delle autorità locali o, ancora, la conferma da parte dell’osservatorio meteorologico più vicino.
Attenzione, in ultimo al fatto che, in alcuni casi, la polizza eventi naturali è acquistabile solo se aggiunta ad altre garanzie accessorie come, ad esempio, incendio e furto, cristalli o atti vandalici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.