Quattordicesima in arrivo, ecco a quanto ammonta e cosa incide negativamente

La somma extra viene erogata sia ai dipendenti, in base al contratto di lavoro, che ai pensionati

Quattordicesima in arrivo, ecco a quanto ammonta e cosa incide negativamente
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È in arrivo la quattordicesima mensilità tra giugno e luglio. Si tratta di una somma extra che viene erogata, se previsto nel contratto, a lavoratori dipendenti e pensionati con un importo basso. Ecco a quanto ammonterà e quando verrà accreditata.

La quattordicesima

La quattordicesima mensilità è una retribuzione differita che viene erogata se prevista nel Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di riferimento. L’ammontare della quattordicesima matura ogni mese di lavoro e viene versato in un’unica soluzione in base alle scadenze previste dai singoli contratti collettivi. Ricordiamo che la tredicesima è obbligatoria per legge per tutti i lavoratori dipendenti al contrario della quattordicesima che non spetta a tutti ma viene regolata dai singoli Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) o contratti individuali.

A quanto ammonta

L’importo della quattordicesima viene calcolato sommando i singoli ratei che il dipendente matura per ogni mese di lavoro in azienda. Inoltre se il lavoratore ha prestato la sua attività per l’intero anno di maturazione, il totale della quattordicesima viene definito di norma approssimativamente uguale alla retribuzione prevista per il mese di erogazione. Se il contratto collettivo non prevede l’erogazione della quattordicesima mensilità, l’azienda può scegliere di versarla comunque tramite un accordo interno dedicato. Un esempio? Se la liquidazione avviene entro il 30 giugno di ogni anno, la cifra della misura sarà pari alla retribuzione di giugno.

Cosa incide negativamente

Coloro che sono stati assunti nel corso del periodo di maturazione otterranno un importo calcolato sulla base dei mesi in azienda. I giorni di assenza incidono negativamente sulla quattordicesima in quanto nel calcolo si considerano i mesi in cui il dipendente è stato in forza presso l’azienda salvo le assenze che non permettono di maturare la quattordicesima, un esempio sono le assenze non retribuite o ingiustificate, la sospensione del lavoro e della retribuzione, l’aspettativa non retribuita, il congedo parentale e la cassa integrazione pagata direttamente dall’Inps.

La misura per pensionati

Per i pensionati la quattordicesima è pensata per sostenere economicamente chi ha redditi medio-bassi. La somma viene versata ai pensionati di almeno 64 anni con un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti (dal 2017), titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria.

Come indicato sul sito dell’Inps, in base alla clausola di salvaguardia, se il reddito complessivo annuale individuale supera una volta e mezza o due volte il trattamento minimo ma è inferiore a questo limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo della quattordicesima viene comunque pagato fino al raggiungimento del limite aumentato.

I pensionati che hanno diritto alla quattordicesima la riceveranno insieme alla pensione di luglio 2024. Chi invece raggiunge i requisiti dopo il 31 luglio 2024 riceverà l’importo a dicembre 2024. La somma varia in base ai limiti di reddito e agli anni di contributi versati, oscillando generalmente tra 336 e 655 euro.

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