Da Renzi a Salvini: ecco tutti i redditi dei politici

Matteo Renzi è il politico più benestante d'Italia con un reddito che supera tre milioni di euro: ecco le dichiarazioni dei redditi degli altri leader di partito

Da Renzi a Salvini: ecco tutti i redditi dei politici
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Come spesso capita alla fine dell'anno, c'è molta curiosità circa le dichiarazioni dei redditi dei maggiori esponenti politici che, per legge, sono tenuti a rendere pubblico il loro reddito che è consultabile da qualsiasi cittadino sui siti di Camera e Senato. Il 2023 si chiude con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, al primo posto di questa speciale classifica con 3 milioni e 217mila euro come si legge sul documento pubblicato sul sito del Senato della Repubblica e firmato dal leader in data 29 novembre 2023.

Renzi ha accresciuto di circa 600mila euro quanto dichiarato nel 2022 portandosi in cima alla graduatoria e superando Renzo Piano (adesso al secondo posto), senatore a vita e membro del Gruppo Misto la cui documentazione reddituale dichiarata al fisco francese ammonta a poco più di due milioni e 500mila euro, mentre al fisco italiano è pari a 389mila euro per redditi complessivi di due milioni e 900mila euro. In terza posizione si piazza Giulio Tremonti, dal 18 ottobre 2022 con Fratelli d'Italia mentre dal 9 novembre dello stesso anno è Presidente della Terza Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera con un reddito di due milioni e 594mila euro.

Per quanto riguarda tutti i leader dei principali partiti politici, ecco che il Presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha un patrimonio 2023 pari a 293mila euro. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha un reddito di quasi centomila euro mentre la leader del Pd, Elly Schlein, 94.725 euro. Giuseppe Conte, del Movimento Cinque Stelle, non ha ancora presentato la dichiarazione dei redditi aggiornata: quello dello scorso anno ammontava a 34.905 euro, discorso simile che il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che nel 2022 dichiarava 54.920 euro.

La legge sull'anagrafe patrimoniale è disposta dalla legge del 5 luglio 1982, n. 441 chiamata "Disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti": è regolata da 16 articoli con il secondo che spiega come entro tre mesi dalla proclamazione "i membri del Senato della Repubblica ed i membri della Camera dei deputati sono tenuti a depositare presso l'ufficio di presidenza della Camera di appartenenza" le loro dichiarazioni sui beni immobili ed immobili, eventuali azioni e quote di partecipazione alle società, se esercitano funzioni quali amministratore o sindaco.

Le dichiarazioni dei redditi devono contenere tutte le spese sostenute e le obbligazioni per le campagne elettorali "ovvero l'attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi

propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte, con l'apposizione della formula 'sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero'".

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