Regolarità contributiva e Durc: le regole per farsi pagare dalla Pa

Consigli e obblighi per ottenere il documento che dimostra di essere in regola con il Fisco

Regolarità contributiva e Durc: le regole per farsi pagare dalla Pa
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L’attualità di questi giorni riporta al tema del lavoro nero. A volte una semplice “negligenza” nei confronti del Fisco - e quindi della solidarietà sociale: le tasse giuste pagate da tutti dovrebbero servire a fare pagare meno tasse a tutti - a volte premessa per veri e propri delitti contro la dignità dell’uomo prima che del lavoratore.

La regolarità contributiva delle imprese è un obiettivo fondamentale per contrastare entrambi i fenomeni. Ed è una condizione necessaria per poter lavorare con le Pubbliche amministrazioni. E per questo deve essere esibito un documento che attesti la “regolarità contributiva”, cioè il dovuto versamento dei contributi previdenziali obbligatori da parte dell’impresa nei confronti del proprio dipendente. Ma l’obbligo del documento - Documento unico di regolarità contributiva, Durc - vale anche per il libero professionista nei confronti di sé stesso.

Quindi occorre tenere a mente questi tre consigli:

  1. Il DURC è un documento indispensabile per poter partecipare a gare d’appalto pubbliche o per svolgere qualsiasi tipo di contratto con la Pubblica Amministrazione. Esso attesta la regolarità contributiva nei confronti dell’INPS e dell’INAIL.

  2. Il pagamento delle fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione può avvenire solo dopo aver ottenuto il DURC positivo. Senza questo documento, infatti, la Pubblica Amministrazione non può procedere al pagamento delle fatture emesse.

  3. È fondamentale che le imprese o i professionisti che desiderano prestare servizi o vendere beni alla Pubblica Amministrazione mantengano sempre aggiornato il loro DURC.

I soggetti che devono chiedere il DURC sono pertanto di tre tipi:

  • quello che commissiona l’appalto pubblico

  • quello che lo esegue (impresa o libero professionista)

  • quello che certifica che l’impresa abbia i requisiti necessari a farsi carico dell’appalto

Il Durc esiste dal 2015, quando con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 30 gennaio 2015, emanato in attuazione dell'articolo 4 del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, la verifica della regolarità contributiva avviene con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale. L'esito positivo della verifica di regolarità genera il DURC online con validità di 120 giorni dalla richiesta.

Grazie alla nuova procedura - prima di allora la procedura era tutta manuale e doveva essere richiesta per ogni lavoro, ora invece vale per ogni attività nell’arco dei 120 giorni di validità del documento - basta un semplice clic. Ma oggi anche questa modalità rischia di essere troppo lenta per ottenere il documento. Infatti da quest’anno, 2024, l’Inps emette un “pre-DURC”, una sorta di “visura” preventiva, rilasciata prima del documento, che in quanto tale - se negativo, cioè se fotografa buchi contributivi - impedisce il lavoro (e il pagamento) all’impresa.

È possibile accedere al nuovo servizio per la verifica e gestione interattiva della regolarità contributiva digitando la dicitura “VeRA” (Verifica Regolarità Aziendale) nel motore di ricerca testuale del sito istituzionale dell’INPS.

Per il titolare/legale rappresentante dell’azienda o il relativo intermediario è possibile:

  • accedere alle interrogazioni precaricate dal sistema (funzionalità pre-DURC)

  • effettuare nuove interrogazioni

Il sistema fornisce, per ciascuna Gestione previdenziale e alla data dell’interrogazione, in due sezioni, verifica regolarità (VeRA) e simulazione DURC, le esposizioni debitorie del contribuente e ogni altra evidenza con il dettaglio della natura del credito contributivo e del suo stato e proponendo la contestuale simulazione dell’esito automatico della regolarità.

La procedura pre-DURC inserisce in automatico sulla piattaforma, 30 giorni prima della scadenza del “Durc on line” o nel tempo inferiore di 15 giorni scelto dal “delegato master”, di un’interrogazione e la comunicazione, tramite PEC, e-mail o SMS, al “delegato master” del ticket generato dal sistema.

Con il ticket è possibile accedere al nuovo servizio e visualizzate le eventuali irregolarità che si sono prodotte nel corso del periodo della sua validità (120 giorni), al fine di attivare il processo di regolarizzazione/normalizzazione della posizione prima dell’attivazione di una nuova richiesta di DURC.

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