Revisione auto, occhio alla scadenza da rispettare: verifiche, costi e sanzioni, cosa c'è da sapere

Dopo il primo controllo, da fare a 4 anni dall'immatricolazione, la verifica ha cadenza biennale

Revisione auto, occhio alla scadenza da rispettare: verifiche, costi e sanzioni, cosa c'è da sapere
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Tra le scadenze più importanti da rispettare per i proprietari di mezzi a quattro ruote, dal momento che si tratta di una norma prevista dal Codice della strada, c'è senza dubbio quella della revisione auto. Un controllo di fondamentale importanza in quanto mirato a verificare che il veicolo rientri nei parametri di sicurezza e sia da ritenere o meno idoneo alla circolazione su strada: oltre ciò, il trasgressore che non dovesse ottemperare a quest'obbligo potrebbe essere colpito da sanzioni in certi casi anche molto pesanti, per cui è bene stare doppiamente attenti alle tempistiche previste dalla legge.

Ma ogni quanto va fatta la verifica? In caso di auto nuova, la scadenza iniziale è quella dei 4 anni dopo l'immatricolazione del mezzo, da lì in poi va eseguita ogni 2 anni, tenendo presente come mese di riferimento quello della prima revisione. Questa tempistica si applica alla maggior parte dei mezzi privati e a quelli commerciali entro le 3.5 tonnellate, mentre le auto a uso pubblico (ambulanze, taxi, mezzi a noleggio con conducente), gli autocarri e i veicoli superiori alle 3.5 tonnellate devono effettuare i controlli annualmente.

Il costo da affrontare varia a seconda del luogo in cui viene effettuata la verifica: presso la Motorizzazione Civile, scelta per cui vanno messi in conto tempi di attesa più lunghi, il prezzo è di 45 euro, nelle officine autorizzate si sale fino a 78,75 euro (cifra in cui sono inclusi i diritti della Motorizzazione e l'Iva). Ovviamente, essendoci una prenotazione da fare, capita spesso che il controllo venga eseguito in anticipo rispetto alla sua naturale scadenza: ciò nonostante, per le verifiche successive rimarrà come punto di riferimento limite quello della prima revisione.

I controlli riguardano l'impianto frenante del mezzo (freni anteriori e posteriori e freno a mano), lo stato di usura degli pneumatici, le condizioni delle sospensioni, l'impianto di illuminazione (per cui le luci anteriori e posteriori, il segnale di stop, la retromarcia, gli indicatori di direzione, la luce targa e i fari antinebbia), le emissioni inquinanti e la rumorosità dell'auto e infine lo stato generale di conservazione della struttura e della carrozzeria, affinché non ci siano condizioni tali da compromettere le norme minime di sicurezza.

Qualora la vettura non superi i controlli, viene rilasciato un documento in cui sono indicate le problematiche che lo rendono inidoneo alla circolazione: a questo punto si deve intervenire entro 30 giorni per poi ripetere la revisione. Nei casi di problemi più gravi è possibile che si decisa di bloccare il mezzo fino al completamento degli interventi necessari.

Cosa si rischia a circolare senza revisione? Le multe vanno da un minimo di 169 a un massimo di 680 euro: qualora si venga fermati in autostrada o in casi di recidività si sale fino a 1.388 euro. Circolare con un mezzo sospeso può costare dai 1.998 ai 7.

993 euro, ammenda a cui si può aggiungere il fermo amministrativo per 3 mesi: violare ulteriormente le indicazioni comporta la confisca. Occhio anche in caso di sinistro stradale, dal momento che l'assicurazione può rivalersi sul conducente in caso di revisione scaduta.

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