"Per risparmiare si rischia". Così avviene la maxi-truffa sul caro bollette

Molti consumatori sono finiti preda dei truffatori nel tentativo di risparmiare sul caro bollette di luce e gas. Le vittime sono salite a 4 milioni con un danno economico stimato in 1,2 miliardi di euro

"Per risparmiare si rischia". Così avviene la maxi-truffa sul caro bollette
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Il caro bollette ha spinto gli italiani a valutare tutte le ipotesi del caso per tentare di risparmiare, ma divesi consumatori sono finiti preda dei truffatori e così hanno dovuto fare i conti con una situazione tutt'altro che confortevole. A maggio dello scorso anno erano oltre 3 milioni i cittadini che hanno subito un inganno (o un tentativo) e ora, a distanza di 12 mesi, la situazione è peggiorata: nel 2023 il numero delle vittime è salito a 4 milioni di italiani, dato in aumento del 28%.

A denunciarlo sono Facile.it e Consumerismo no profit, che hanno deciso di far partire il progetto "Stop alle truffe" per cercare di aiutare i consumatori a difendersi. Si conferma così come il mondo delle utenze luce e gas sia una delle voci di spesa familiare dove gli italiani cadono in trappola con maggiore frequenza. Dall'indagine è emerso che il valore medio delle truffe subite va oltre i 300 euro, per la precisione ben 319 euro. La stima del danno economico supera 1,2 miliardi di euro nei 12 mesi, facendo registrare un incremento del 152% rispetto alla precedente rilevazione.

I tentativi di truffa fanno leva sull'aumento dei prezzi e sulla relativa voglia di risparmiare. Mario Rasimelli, managing director luce e gas di Facile.it, ha spiegato che il progetto lanciato si pone l'obiettivo proprio di "educare i consumatori e dare loro consigli concreti su come riconoscere e prevenire le truffe e, nel caso se ne sia già finiti vittima, denunciare l'accaduto e rimediare alla frode subita". Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo no profit, ha annotato che ora è più facile "far scattare un campanello d'allarme prima che sia troppo tardi".

I canali usati dai malintenzionati sono molteplici. Il più utilizzato è quello del finto call center (53%). Non mancano le frodi via web, sia per e-mail (34%) sia con finti siti. Non si rinuncia neanche al tentativo di persona: in un caso su cinque (21%) il truffatore ha bussato direttamente alla porta di casa della vittima. Comunque al tempo stesso calano i raggiri tramite app di messaggistica istantanea (5%) e social network (4%).

Interessante è l'identikit di chi più comunemente cade nella trappola: chi ha un titolo di studio elevato (13%), chi ha un'età compresa tra 35 e 44 anni (13,3%) e chi risiede al Nord-Ovest (11,6%). Dopo una truffa quasi 6 su 10 non denunciano per svariati motivi: il danno economico si ritiene basso; la totale sfiducia nel recupero della somma; l'imbarazzo di essere giudicato dopo aver creduto all'imbroglio; la mancata volontà di informare i familiari.

Gli organizzatori dell'iniziativa hanno invitato i consumatori a non provare vergogna, chiedendo dunque di procedere immediatamente alla denuncia dell'accaduto alle autorità anche qualora il danno subito dovesse essere contenuto: "La denuncia non solo può aiutare le vittime a recuperare i soldi persi, ma è anche un modo per fermare le truffe". Sulla questione è intervenuto pure Luciano Ciocchetti, deputato di Fratelli d'Italia: "È un fenomeno in costante aumento che richiede l'attenzione di tutti noi. Grazie a questo progetto, i consumatori possono trovare informazioni utili su come evitare di cadere in trappola e denunciare eventuali truffe subite. Invito tutti i cittadini a fare la propria parte, educandosi e diffondendo le informazioni".

Metodologia:
n. 1.

857 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana residente sull'intero territorio nazionale. Il fieldwork è stato condotto tra il 4 e il 7 aprile 2023.

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