I punti chiave
Rivoluzione in vista per donazioni e successioni. Il governo ha deciso di modificare le regole su questi prelievi fiscali tramite un decreto legislativo. Attualmente la bozza del testo è in attesa di essere approvata dal Consiglio dei ministro che si terrà domani, 9 aprile 2024, nella stessa occasione, probabilmente, anche il Mef otterrà il via libera. Ecco tutte le novità.
Cosa cambia
Stando a quanto anticipato dall’Agi, che ha potuto visionare la bozza del testo, sarà particolarmente rilevante il luogo in cui si trovano i beni. Il testo sul tema della successione ridefinisce le norme di territorialità dei trasferimenti che provengono da trust e da altri vincoli di destinazione. Nel caso in cui chi disponesse del trust fosse residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l’imposta sarà dovuta in merito a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se, in caso contrario, il disponente non fosse residente nel Belpaese nel momento della separazione patrimoniale, l’imposta dovrà essere versata sui beni e diritti trasferiti al beneficiario che si trovano all’interno dello stato italiano. Ricordiamo che il trust viene utilizzato per ovviare al limite imposto dal nostro ordinamento sull'unitarietà della successione: principio secondo il quale l'intera massa ereditaria deve essere destinata ai chiamati all'eredità secondo quelle quote di legge o secondo quelle disposte dal testamento.
I trust e la donazione
Considerando i trust testamentari il disponente potrà effettuare il versamento del tributo dovuto anche volontariamente e anticipatamente nel momento in cui verranno conferiti i beni, quindi quando si aprirà la successione. Il contribuente, quindi, liquiderà l’imposta senza dover aspettare la liquidazione e l’invio dell’avviso dell’Agenzia delle entrate. Sul tema della donazione, invece, l’obiettivo dell’esecutivo è quello di dare unitarietà alla norma. È stata infatti inserita la previsione che riguarda la detrazione delle imposte pagate all’estero in dipendenza della stessa donazione e in relazione ai beni esistenti.
La disciplina delle liberalità
In quanto alla disciplina delle liberalità la stessa viene mantenuta inalterata.
Infatti l’accertamento delle liberalità indirette viene consentito solo quando l’esistenza delle stesse proviene da dichiarazioni rese dall’interessato tramite procedure che servono per accertare i tributi. Viene quindi applicata l’aliquota nella misura dell’8%. Infine viene introdotta l’esclusione da tassazione anche delle liberalità d’uso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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