Il suo compito è scoprire come siamo fatti dentro. Non si tratta però dello psicanalista, pure impegnato in un lavoro ugualmente approfondito sul nostro io, bensì del tecnico di radiologia, che ha il compito di “scandagliare” l'interno del corpo umano con procedure poco invasive. È lui (o lei) che, individuando con precisione fratture, lesioni e altre condizioni patologiche non riscontrabili con la sola visita medica, riferisce allo specialista, in modo che questo possa mettere a punto la giusta terapia per il paziente. Ma quanto guadagna, qual è la sua attività nello specifico, e come si diventa tecnico di radiologia? Vediamo.
Chi è e cosa fa il tecnico di radiologia
Il tecnico di radiologia, o tecnico radiologo (da non confondersi con il medico radiologo), è uno specialista del settore medico che opera con strumenti in grado di ispezionare l'interno del corpo umano. Le apparecchiature utilizzate dai tecnici di radiologia sfruttano i raggi X, ma anche gli ultrasuoni, l'energia termica, la risonanza magnetica e i radiofarmaci. È in grado non solo di azionare e utilizzare correttamente macchinari hi-tech, ma anche di gestirne la manutenzione ordinaria. Tramite il suo lavoro, i medici specialisti possono effettuare diagnosi precise e monitorare le patologie nei loro pazienti. Generalmente, i tecnici di radiologia esercitano la loro professione presso centri medici e ospedali pubblici e privati, nei reparti di radioterapia e di radiodiagnostica. Possono però lavorare anche nella ricerca biomedica, in strutture e centri preposti, o come tecnici di manutenzione presso centri privati ed altre aziende.
Competenze specifiche
Fra le mansioni del tecnico di radiologia, quella di pianificare e gestire i processi di acquisizione, elaborazione e archiviazione delle immagini, accertandosi che siano di qualità ottimale e in grado di fornire allo specialista informazioni importanti sullo stato del paziente. I tecnici radiologi possiedono inoltre competenze multidisciplinari che spaziano dalla statistica alla medicina, passando per fisica e matematica. Conoscono le radiazioni in maniera approfondita, il loro uso terapeutico e diagnostico, ma anche i possibili effetti indesiderati sull'organismo e sul DNA. Per poter interagire al meglio con i pazienti, i tecnici di radiologia devono anche possedere conoscenze di fisiologia, anatomia, infermieristica. Necessarie anche approfondite competenze tecniche e informatiche, poiché il funzionamento della maggior parte delle apparecchiature radiodiagnostiche si basa su software particolarmente complessi.
Come si diventa tecnico di radiologia
Come abbiamo visto, l’attività del tecnico radiologo comporto l’uso quotidiano di attrezzature mediche e macchinari per effettuare esami radioterapici, radiodiagnostici, di medicina nucleare, emodinamici, prescritti da un medico radiologo o cardiologo. Una professione che sta attirando sempre più l’interesse dei giovani, vista la continua richiesta di figure professionali nel settore (anche all’estero), e la durata del corso di laurea di tre anni.
In Italia infatti, ad oggi, per diventare tecnico di radiologia è necessario frequentare il corso triennale in Tecniche di Radiologia Medica, offerto da varie università. Il corso è a numero chiuso, per cui bisognerà superare un esame di ammissione relativo alle professioni sanitarie, fissato normalmente per il mese di settembre. Cambia leggermente da ateneo ad ateneo, prevede 60 domande divise per argomenti, generalmente meno complesse del test d'ingresso alla Facoltà di Medicina. Il bando dell'esame è disponibile sul sito del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) almeno 60 giorni prima dello svolgimento. Saranno poi le università a stabilire le modalità di iscrizione e a pubblicarle, solitamente sui loro siti, così come i risultati dei test.
Corso di laurea e iscrizione all'albo
Il corso di laurea in Tecniche di Radiologia Medica prevede un totale di circa 20 esami, numero che può variare da ateneo ad ateneo. Si va dalle materie scientifiche di base del primo anno (utili a formare il background teorico per i corsi più specialistici del secondo e terzo anno), come anatomia, fisiologia, fisica delle radiazioni e delle radioprotezioni, a quelle del secondo anno come medicina nucleare, radioterapia, infermieristica; il percorso formativo del terzo anno comprende fra gli altri, studi di radiodiagnostica, psicologia e primo soccorso. Previsto poi un tirocinio obbligatorio, che servirà ad approcciarsi con gli aspetti pratici della professione e può iniziare anche dal primo anno di studi. Conseguita la laurea, per poter esercitare ci si dovrà iscrivere obbligatoriamente all'Albo nazionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.
Gli atenei più accreditati
Fra le università più accreditate per il corso di laurea in Tecniche di radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, troviamo l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, insieme con l’Università degli studi di Udine, quelle di Torino e Bologna. Va detto però che la maggior parte degli atenei presenta livelli qualitativi molto alti, così come di altissima qualità, in generale, è il livello delle università italiane riguardo le professioni sanitarie.
Per aumentare le proprie conoscenze nel settore e le possibilità di carriera, è possibile frequentare anche un corso di laurea magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche, erogato, fra gli altri, dall’Università degli Studi di Milano.
Università private e abilità extra-accademiche
Fra le università private, da segnalare i corsi di laurea tenuti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dall’Università Campus Bio-medico, e da Unicamillus, tutte a Roma.
Ci sono poi il corso in modalità semi presenziale di EISAF, che permette di seguire il corso online mantenendo in presenza (obbligatoriamente) solo il tirocinio, e quello proposto da Unid, in collaborazione con il Dipartimento di studi europei Jean Monnet.
Come tecnico di radiologia è bene anche possedere alcune abilità extra-accademiche, tra cui precisione (più che necessaria per utilizzare apparecchiature tecnologiche e relativi software), capacità di ascolto attivo (per comprendere le esigenze del paziente), empatia (per comunicare con pazienti e familiari in modo efficace), competenze relazionali (per confrontarsi con altri professionisti del settore medico).
Opportunità di carriera
I tecnici radiologi possono svolgere la propria mansione sia in strutture pubbliche che private. Oggi la domanda di tecnici capaci e aggiornati sulle nuove tecnologie è in aumento, in parallelo con gli avanzamenti tecnologici in campo sanitario e degli strumenti di imaging (cioè di cattura immagini a scopo medico diagnostico) e di radiodiagnostica, sempre più sofisticati.
I tecnici di radiologia possono inoltre specializzarsi in determinati tipi di apparecchiatura o in specifiche regioni del corpo, come ad esempio la bocca (nel caso dei tecnici che lavorano in ambito odontoiatrico). Tra le loro competenze, anche la manutenzione delle apparecchiature e l'installazione di software. Ulteriore, interessante, sbocco professionale, quello dell'archeologia, dove vengono spesso applicate tecniche di imaging simili a quelle impiegate in ambito medico.
A livello professionale, diventare radiologo significa conseguire un lavoro stabile nell’82% dei casi, con un 73% di contratti a tempo indeterminato e con impiego per la maggior parte nel settore pubblico; si tratta di una figura molto richiesta anche all’estero, soprattutto in Germania ed Inghilterra, dove basta possedere un livello medio alto di conoscenza della lingua inglese.
Quanto si guadagna
Tracciato il quadro generale su formazione e opportunità lavorative, vediamo ora quanto guadagna un tecnico di radiologia.
In Italia, lo stipendio medio per questa tipologia di professionista è di 1.700 euro netti al mese (circa 31.800 lordi all'anno), superiore del 10% rispetto alla retribuzione mensile media in Italia. Come avviene per altre professioni, lo stipendio dei tecnici radiologi varia in base ad una serie di fattori, come latitudine (Nord, Centro, Sud), tipo di impiego (ospedali pubblici o cliniche private) anni di esperienza. In linea generale, lo stipendio del tecnico radiologo parte da un minimo di 1.300 euro netti mensili (con meno di tre anni di esperienza lavorativa alle spalle) fino a raggiungere e superare, nelle fasi più avanzate di carriera, i 2.300/2.500 euro netti mensili.
Retribuzioni all’estero
Quanto percepisce un tecnico radiologo fuori dai nostri confini? In Germania lo stipendio va dai 2.800 ai 3.300 euro al mese, variabile a seconda del tipo di reparto e dei turni (weekend, notti e festivi sono retribuiti con una maggiorazione oltre tredicesima), mentre in Francia la remunerazione media prevista è di 4.500 euro netti, e in Spagna si attesta sui 3.060.
Restando nel continente, ma fuori dai confini formali dell’Europa, lo stipendio come Senior Radiographer nel Regno Unito è di 47.390 sterline l'anno (i dati si riferiscono nello specifico a Londra); lo stipendio medio per questa mansione in Svizzera è di 76.300 franchi l'anno, con importi che variano dai 75.
575 di un tecnico alle prime esperienze, ai 245.650 dei più affermati.Volando oltreoceano, negli USA lo stipendio medio come Radiologic Technologist (qui la città presa come riferimento è Los Angeles) risulta essere di 121.226 dollari l'anno.
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