I recenti avvenimenti che hanno stravolto il mondo del calcio italiano pongono un tema ben più ampio circa il gioco, il gioco d’azzardo, il gaming e il gambling. Sarebbe facile puntare il dito solo contro calciatori e ragazzi senza rendersi conto della dimensione estesa del fenomeno.
Lo stato incassa più di 10 miliardi l'anno
In primo luogo, dai dati che l’agenzia specializzata Agipronews ha raccolto nel 2022, si evince che lo Stato ricava enormi benefici dal gioco. Il 2022 ha visto entrare nelle casse dello stato italiano la “modica” cifra di 10,3 miliardi di euro. Il dato, è bene sottolinearlo, va contestualizzato: non ha ancora raggiunto i livelli dell’era prepandemica – siamo al -19% rispetto al 2019 -, ma vede un innalzamento estremamente significativo rispetto all’anno segnato dal covid – un +22% -, che, necessariamente, aveva portato alla chiusura delle sale gioco. Solo da questi semplici numeri possiamo evincere che il numero dei giocatori è destinato ad aumentare, tornando, come minimo, ai livelli del 2019.
Il gioco online vale quasi 4 miliardi di euro
In secondo luogo, merita la nostra attenzione il fenomeno del gioco online. Calano progressivamente i ricavi dati dai punti vendita retail e crescono, invece, quelli dati dal web. I giochi che trainano i ricavi dell’online sono, rispettivamente, il poker e il casinò; anche le scommesse registrano un significativo aumento. In particolare, notiamo che: la spesa data dai giochi online è passata dai 1,8 miliardi del 2019 ai 3,7 miliardi del 2022
Possiamo, dunque, subito trarre un piccolo primo bilancio: lo Stato italiano, dalle imposte fiscali, ricava miliardi e miliardi di euro da questi tipi di giochi. Soldi, questi, che poi vengono utilizzati per scopi differenti: infrastrutture, sanità, istruzione, servizi di vario genere. La domanda sorge spontanea: come gestire quel precario, o forse nullo, equilibrio che si viene a creare tra dipendenza e ricavi? È necessario, infatti, convertire lo sguardo, almeno solo per un momento, sulle conseguenze sociali che il gambling porta con sé.
La ludopatia colpisce i minorenni
Ludopatia, cioè dipendenza patologica, affettiva potremmo anche dire, dai giochi elettronici o d’azzardo. Quanta gente in Italia ne soffre? Secondo gli studi del Centro nazionale dipendenze e doping, la cifra di italiani affetta da problemi con l’azzardo si aggira intorno al milione e mezzo. Un numero sicuramente considerevole, che pesa ancora di più se si considera il fatto che subentra, in chi è ludopatico, un sentimento di vergogna nell’ammettere la propria dipendenza.
La categoria più esposta neanche a dirlo sono i giovani, probabilmente invogliati della facilità di accesso tramite internet e la promessa di facili guadagni. Nonostante sia loro vietato, i minorenni sono la categoria che preoccupa di più. Il Centro nazionale dipendenze e doping dell'Iss sottolinea come il 10,4% degli studenti italiani giocatori tra i 14 e i 17 anni è considerato problematico, ovvero ragazzi e ragazze che hanno perso il controllo sul proprio comportamento di gioco.
Le azioni per contrastare il fenomeno non mancano ma sono ancora insufficienti
Lo stato italiano già mette in campo azioni di contrasto e prevenzione reinvestendo parte dei guadagni per disincentivare la ludopatia e curare le persone vittime del gioco. Tuttavia, bisogna calcolare i costi sociali del fenomeno, una ricerca del Codacons segnala che la spesa totale legata al gioco supera i 7 miliardi di euro. Inoltre, sono presenti sul territorio circa 163 centri per la cura della ludopatia, questo secondo i dati forniti dal Centro nazionale dipendenze e doping dell'Istituto superiore di sanità (Iss).
Le scommesse illegali tolgono risorse allo stato
Ma ancora non è stato toccato il tema delle scommesse illegali. Lo Stato italiano, nel 2021 e nel 2022, ha chiuso più di 350 piattaforme illegali di scommesse. Evidentemente non è sufficiente. Anzi, si assiste ad un aumento, per certi versi fuori controllo, di questi siti e le ragioni sono molteplici: minor controllo, possibilità di guadagno più alto e minori vincoli. Solo nel 2022 il gioco illegale ha mosso circa 24 miliardi di euro. Ciò comporta, anche per lo Stato, un danno non indifferente in termini economici: con il gioco illegale vengono meno gli introiti erariali.
Il caso calcioscommesse ci da modo di riflettere e agire
I numeri che abbiamo visto ci danno contezza di un fenomeno esteso, ramificato e che ha una forte presa sui giovani. Vietare o punire possono essere delle strade percorribili ma non fermeranno il business e non risolveranno il problema alla radice.
Le sfide e le domande che ci si pongono davanti sono molteplici a partire da come reintegrare i ludopatici nella società? È realmente possibile creare un equilibrio tra gioco d’azzardo-guadagni-sanità mentale?Il caso di Tonali, Zaniolo e Fagioli sicuramente è un campanello di allarme che però ci da modo di riflettere e mettere in campo azioni per salvare tanti altri ragazzi e adulti che sono finiti in questo inferno.
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