«Clamoroso al Cibali»: un libro racconta l'epopea di «Tutto il calcio»

L'autore è Riccardo Cucchi, una delle voci storiche del programma totem della radiofonia italiana, che ha compiuto 50 anni. 247 pagine tra foto in bianco e nero e a colori, ricordi e aneddoti e un cd con 77 tracce sonore con alcune «perle» del programma

«Clamoroso al Cibali», è la frase diventata leggenda, quella che meglio di ogni altra immagine descrive la bellezza del calcio e il fascino del racconto radiofonico. Fu pronunciata nel 1961 in occasione di uno storico gol segnato dal Catania sul suo campo contro l'Inter. Tre parole che sono diventate un modo di dire. «Chissà se sono mai state pronunciate...»: un mistero, a sentire Alfredo Provenzali, che a 76 anni seguita a condurre «Tutto il calcio». «I giovani subiscono ancora il fascino di questo programma», assicura, lottando con il microfono che non funziona, come a volte accade in diretta.
E la frase «Clamoroso al Cibali» è il titolo del libro (Minerva edizioni) curato da Riccardo Cucchi, dal 2007 capo redattore sport del Giornale Radio Rai e una delle voci più familiari di Tutto il calcio minuto per minuto, la storica trasmissione radiofonica che il 10 gennaio scorso ha compiuto 50 anni. La presentazione del libro negli studi di via Asiago a Roma rappresenta la chiusura ideale dei festeggiamenti.
In 247 pagine, racconti, testimonianze ed episodi della vita di cronisti che si chiamano Moretti, Zauli, Bortoluzzi, Ameri e Ciotti che si intrecciano con la storia del nostro Paese e del campionato di calcio. Un viaggio da quando si giocava solo alle 14.30 e le immagini venivano mostrate molto più tardi, agli anticipi e ai posticipi di oggi. In tutto, 20 capitoli, con i ricordi di chi ha vissuto gli albori della trasmissione e di coloro che ne sono gli attuali protagonisti.
L'idea in realtà era dei francesi. Guglielmo Moretti la portò in Italia, ma a quanto pare ci vollero 10 anni per convincere la Rai. Collegamenti in diretta dai campi della serie A, «Tutto il calcio minuto per minuto», insomma. Il racconto con la voce di Moretti dal passato inonda la sala A di via Asiago. Come dire, La Radio. Il potere dell'«immaginazione, che serve per raccontare quel che gli altri non vedono», secondo Sergio Zavoli. Tra i fondatori di «Tutto il calcio» con Moretti e Roberto Bortoluzzi, il vecchio cronista è presente in carne e ossa alla presentazione del libro. L'autore è un erede dei grandi (anche se si schermisce), come Sandro Ciotti ed Enrico Ameri, i più famosi, i dioscuri del calcio senza immagini. Ancora voci registrate lontano nel tempo, Ciotti che narra lo scudetto del Cagliari nel '70, due pregiudicati-tifosi arrestati, traditi dalla voglia di un autografo di Gigi Riva. Ameri e il tricolore del Verona '85, meno poetico di Romeo e Giulietta, ma non tanto, in fondo.
Al libro è allegato un Cd con decine di file audio. 77 tracce sonore, la storia della trasmissione e alcune perle: la radiocronaca di Italia-Ungheria di Niccolò Carosio datata 1934, quella di Piero Pasini durante l'attacco terroristico alle Olimpiadi di Monaco, ma soprattutto gli scudetti raccontati da «Tutto il calcio minuto per minuto» sino all'ultimo, quello del 2010. Oltre ovviamente a quel «Clamoroso al Cibali», al quale è dedicato l'ultimo capitolo del libro.
Nella prefazione del Direttore del Giornale Radio e di Radio1 Antonio Preziosi si legge: «Oserei dire che 'Tutto il calcio' possa ritenersi addirittura un 'modello' da applicare anche ad altri programmi di informazione radiofonica: gli interventi dai campi collegati sono come le moderne 'breaking news', che irrompono dagli sms dei nostri telefonini, dal lampeggiare delle agenzie sui nostri pc, dalle sovraimpressioni televisive dei canali di informazione». Ricca la scelta delle immagini. Rigorosamente in bianco e nero nella prima parte del volume, quelle tratte dagli archivi della Rai.

A colori nell'appendice: una sorta di album dedicato al presente, alle tecnologie, allo studio dal quale Alfredo Provenzali dà il via al rito domenicale, alle postazioni sui campi di gioco. In buona sostanza, un album dedicato a tutto ciò che gli ascoltatori non vedono.

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