Clinica De Marchi, per i baby pazienti la scuola si trasferisce in corsia

Il progetto permetterà ai bimbi di connettersi via webcam con le loro classi e non perdere troppe lezioni

La scuola si infila tra le corsie d’ospedale. Raggiunge le stanze colorate della Clinica pediatrica De Marchi e prende per mano i bambini, «per non fargli perdere il contatto con il loro mondo».
Piccoli pazienti imparano, nonostante la malattia. L’idea è venuta al Comune che ha chiesto alla Fondazione De Marchi di realizzarla. Un test in via della Commenda, che se si rivelerà positivo, verrà esteso l’autunno prossimo a tutti i reparti pediatrici della città.
L’obiettivo: «Aiutare i bambini a non rimanere troppo indietro con le lezioni, durante la degenza». E ancora, «fare in modo che non si sentano isolati, lontani dalla loro vita e soprattutto dai loro amici», spiega Enrica Carnelli, responsabile del progetto. La prima fase: «Formare gli educatori». La seconda: «Dotare l’ospedale dell’attrezzatura tecnologica», che tradotto significa: «Tre computer portatili con webcam per piano».
Si parte il primo di ottobre, quindi ogni mattina, dalle 10 alle 12, i genitori dei bambini potranno prenotare il pc che permetterà a loro figlio di connettersi on line con la propria classe. «Così potranno seguire le lezioni - spiega Carnelli - fare gli esercizi contemporaneamente ai propri compagni, parlare con le insegnanti, ma anche e soprattutto, restare in contatto con gli amici». Ad aiutare i piccoli, gli operatori forniti dal Comune, che affronteranno tutte le difficoltà tecniche che capiteranno di volta in volta. «Per le scuole di Milano non ci dovrebbero essere problemi - assicura Carnelli - perché tutte dovrebbero essere dotate della strumentazione necessaria, ma nel caso in cui ne sorgano, o il bambino provenga da un istituto fuori città, abbiamo a disposizione due pc che i nostri tecnici potranno portare in loco e preparare per la videoconferenza».
Basta un clic. O per lo meno un paio. I pazienti che frequentano le elementari o le medie - «spesso hanno più dimestichezza di noi adulti con la tecnologia», spiega Carnelli - dovranno solo posizionarsi sul letto, accendere il pc, la webcam, connettersi ad internet e dar via alla video-lezione. «L’orario - dalle 10 alle 12 - lo abbiamo scelto perché in quel momento, di solito, hanno finito le terapie del mattino e quindi si dedicano allo svago». Nell’aula giochi, ogni giorno, dal lunedì al venerdì i pazienti possono contare sul sostegno delle tre educatrici del Comune che li possono aiutare nei compiti, ma soprattutto che li fanno giocare, distraendoli.
Sono circa 25 per ciascuno dei tre piani i piccoli ospiti della De Marchi.

«Non vedono l’ora di cominciare», hanno detto alla signora Enrica. E poco importa se rischieranno di essere interrogati a distanza, perché potranno farsi anche una bella risata insieme ai compagni. Tutto via webcam, ma davvero reale.

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