Il Codacons contro i botti di Capodanno: «I sindaci li vietino in Campania»

L'associazione dei consumatori vuol bandire i tradizionali fuochi all'ombra del Vesuvio: «Con le strade invase dai rifiuti Il rischio di incendi e della conseguente fuoriuscita di diossina è molto alto». E minaccia denunce alle amministrazioni per omissione d'atti d'ufficio

Il Codacons vuol vietare i botti, soprattutto sotto il Vesuvio. «È evidente che i sindaci hanno il dovere di vietare i botti di fine anno se nel loro comune le strade sono invase dai rifiuti. Il rischio di incendi, infatti, e della conseguente fuoriuscita di diossina, è molto alto ed è un obbligo giuridico degli amministratori locali tutelare la salute dei loro concittadini». Lo sostiene in una nota l'associazione dei consumatori che chiede ai primi cittadini della Campania, a cominciare da Napoli, di emanare un'ordinanza per vietare i fuochi d'artificio nel territorio di loro competenza. Se non lo faranno, saranno responsabili degli eventuali incendi e dei conseguenti danni che saranno prodotti.
Il Codacons si riserva inoltre di presentare denunce alle Procure perché siano accertati eventuali profili penalmente rilevanti, quali l'omissione d'atti d'ufficio.


Al governo, invece, l'interrogativo polemico: «Che fine ha fatto la campagna pubblicitaria contro il pericolo dei botti, campagna che negli anni scorsi aveva consentito dei passi avanti per combattere l'assurda usanza dei botti illegali, riducendo il numero dei feriti e dei morti, e che ora sembra sparita dagli schermi televisivi?».

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