Una raccolta di manufatti rinascimentali fra le più importanti dItalia e che abbraccia un ricchissimo repertorio di stili e di officine si mostra al pubblico nella collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia (catalogo a cura di Timothy Wilson ed Elisa Paola Sani), di recente incrementata con lacquisto delle prestigiose collezioni di Paolo Sprovieri e di Fabrizio Frizzi Baccioni. E se fra gli oggetti esposti la produzione di centri come Gubbio e Deruta ha un posto di rilievo, la raccolta vanta numerosi esemplari delle industrie toscane e faentine che permettono di allargare lorizzonte allintero panorama nazionale.
Nel caleidoscopio degli ossidi e delle loro sfumature, le rappresentazioni in smalto si svolgono sulle superfici di sontuose suppellettili restituendo immagini che la memoria non può non ricondurre a un compendio di suggestioni che offrono le innumerevoli stampe dellepoca - soprattutto quelle degli allievi di Raffaello - attraverso cui queste storie, sacre e profane, circolavano e si diffondevano. E che ogni officina interpretava con le sue peculiarità e le sue rivisitazioni. Deruta che assimila Perugino e Pinturicchio nei suoi ornati in perfetta simbiosi, i bianchi di Faenza e il suo «istoriato» che contende a Urbino il primato dellinvenzione e tiene in scacco lelegante produzione di Forlì, la decorazione a rilievo e a lustro di Gubbio, le maioliche di Castelli (le cui collezioni dellErmitage sono state esposte a Teramo fino alla fine di ottobre).
Interi servizi destinati anche a donativi principeschi nelle corti europee, costituiti da piatti, vassoi, bacili, versatoi, fruttiere, brocche e rinfrescatoi, ma anche vasi da farmacia che potevano essere decorati con lintervento e il placet di artisti famosi quali Tiziano, o rispondere a un gusto sempre riconoscibile e reiterato nelle botteghe dei più noti ceramisti, quali la dinastia dei Fontana a Urbino.
LA MOSTRA
«La maiolica del Rinascimento. La collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia». Perugia, Palazzo Baldeschi, fino al 6 gennaio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.