Com’è gustosa l’opera buffa con Scaccia e la Caprioglio

Dopo mezzo secolo torna in scena «Un curioso accidente» di Goldoni

Nel 2007 si festeggiano i trecento anni della nascita di Carlo Goldoni, l’autore italiano più rappresentato nel mondo. Sono previsti convegni e tanti spettacoli. La speranza è che Goldoni sia presentato nella sua vera natura di artista e non di ideologo o anticipatore di nevrosi e complessi edipici freudiani. Un curioso accidente, che ha debuttato al Teatro Valle di Roma, era assente dalle scene maggiori da oltre quarant’anni, dall’edizione di Fantasio Piccoli che aveva superato le quattrocento repliche. Commedia fortunatissima, interpretata da tutti i grandi attori dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, la sua sfortuna scenica di quest’ultimo mezzo secolo è dovuta al fatto che è difficilmente ideologizzabile, affidata come appare a prima vista alla teatralità pura.
In realtà, il tema del padre beffato dai due giovani innamorati, proprio della nostra tradizione comica, e certe suggestioni dell’opera buffa, di cui Goldoni era stato un geniale librettista, sono accompagnate da una sottile analisi dei due protagonisti, personaggi complessi e contraddittori, talvolta perfino inquietanti. Il mercante olandese Filiberto, apparentemente saggio e onesto, si rivela, tentando di far sposare l’ufficiale francese de La Cotterie con Costanza (figlia del conoscente Riccardo), un trasgressore non solo dell’autorità paterna ma anche di quei principi morali che ostenta quotidianamente. Giannina, la figlia di Filiberto, non è meno trasgressiva con il suo apparente perbenismo ma in realtà con la sua scaltrezza tutta femminile che le permetterà di beffare suo padre e di sposare l’ufficiale di cui si è invaghita. Ma anche gli altri personaggi, il rustico Riccardo, agente del fisco, e i due servi, Marianna e Guascogna sono tratti dalla vita e insieme dal teatro. La regia di Beppe Arena, nelle scene di Andrea Bianchi e Laura Forlani ispirate alla pittura di Vermeer e nei costumi delicati di Antonia Petrocelli, è fedelissima allo spirito e alla lettera della commedia, merito raro di questi tempi. Mario Scaccia è un Filiberto ideale, in grado di dare al suo personaggio i risvolti più diversi e più sottili. Debora Caprioglio dà a Giannina il fascino e la malizia delle donne goldoniane ma anche il gusto della trasgressione. Edoardo Sala è un Riccardo assai gustoso, con il suo brontolio continuo ma anche con la sua consapevolezza di come va il mondo. Rosario Coppolino è un de la Cotterie credibilissimo fisicamente e psicologicamente, mentre Antonella Piccolo è una Costanza di bella evidenza.

Consuelo Ferrara è una Marianna scatenata e dalla vocalità singolare e Mario Patanè un Guascogna brioso.

UN CURIOSO ACCIDENTE di Carlo Goldoni, Teatro Valle di Roma, Dal 23 al 28 gennaio al Teatro della Pergola di Firenze. Dal 28 febbraio al 1 marzo al Teatro Rossetti di Trieste

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