Commedie italiane da incubo. Come il "Conclave"

Il remake del "Corvo" fa rimpiangere l'originale. Joker troppo pretenzioso

Commedie italiane da incubo. Come il "Conclave"
00:00 00:00

10) Una terapia di gruppo. L'unica cosa azzeccata è il titolo, perché la terapia è quella che servirebbe allo spettatore per riaversi dopo la visione di questo deludente remake. Qualche sorriso, qua e là, in mezzo a tanta mediocrità, con il merito di far riflettere, almeno, sui disturbi ossessivo-compulsivi

9) The Crow - Il Corvo. Che senso ha andare a rifare un film entrato nel mito, anche per la morte sul set del povero Brandon Lee? Infatti, la sbiadita «rivisitazione» (va di moda chiamarle così) non desta mai un minimo di interesse. Terribile per la mancanza di profondità che appiattisce il tutto.

8) Argylle - La Super Spia. Di super non c'è nulla, in questa pretenziosa commedia alla James Bond, coacervo di generi, dove non c'è nulla che si salvi. In particolare, in una prima parte dove ci si emoziona di più a vedere il microonde spento di casa. A Dua Lipa, almeno, bastano pochi minuti per lasciare il segno.

7) Pare parecchio Parigi. Tre fratelli caricano, su un camper, il padre quasi cieco, illudendolo di portarlo a Parigi. In realtà, il mezzo gira, per un maneggio, a vuoto, esattamente come la trama che non sa come sviluppare lo spunto iniziale carino. Troppo esile, il film di Pieraccioni, per coinvolgere o far ridere.

6) Borderlands. Ha avuto il grande merito di farsi detestare sia dai fan del videogioco, sia dal pubblico normale. Un titolo né carne, né pesce (Commedia? Action?), con uno dei cast più ricchi e mal utilizzati della storia del cinema.

5) The Watchers. Esordio alla regia della figlia d'arte, Ishana Shyamalan che, difatti, per non tradire papà, confeziona un film horror con una sceneggiatura da riscrivere, troppo raccontata, senza lasciar spazio all'immaginazione e priva di emozioni. Perfetto per un sonnellino postprandiale.

4) Joker: Folie à Deux. Un sequel pretenzioso, ambizioso e, per questo, confuso e impalpabile. Del meraviglioso capostipite non ha nulla in eredità, a partire dall'essenza stessa del Joker. Un film del quale ci si dimentica (per fortuna) non appena lasciata la sala.

3) Io e te dobbiamo parlare. Siani e Pieraccioni insieme per una buddy comedy che, però, finisce per trasformarsi in una collezione di sketch e battute (il tremendo «guai-fi») da social, raramente divertenti, dove la trama (si fa per dire) sembra un mero pretesto. Ah, povera commedia all'italiana, ma, almeno, ha incassato.

2) Conclave. Uscito sotto Natale, il film, da un romanzo di Harris, racconta il dietro le quinte, presto noioso, di una elezione papale, dove lo Spirito Santo non sta di casa. Con tanto di nomina di un Papa intersex. Altro che sesso degli angeli.

1) Madame Web.

«Gli spettatori sanno riconoscere le stronzate». A dirlo, non è un critico particolarmente cinico, ma Dakota Johnson, protagonista del flop dell'anno, quel tragicomico Madame Web che, nelle intenzioni, doveva essere il nuovo Wonder Woman.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica