Il Comune caccia gli zingari che bivaccano sul Cerusa

Il Comune caccia gli zingari che bivaccano sul Cerusa

Il conto alla rovescia è iniziato; in tempi brevi la comunità rumena che occupa abusivamente gli ex capannoni dell'Ansaldo di Voltri verrà fatta sgomberare. Lo ha annunciato in sede consiliare l'assessore comunale alle politiche sociali Paolo Veardo: «In questi giorni - ha detto -, la giunta si è riunita proprio per discutere delle condizioni di degrado in cui versano quegli stabili nel ponente genovese. Alla fine è stato deciso di affidare all'assessorato di Merella il compito di far sgomberare gli edifici occupati nel più breve tempo possibile. L'obiettivo è quello di chiudere tutti gli ingressi che conducono ai capannoni, in attesa di affidare a Sviluppo Genova l'intera area per un ambizioso progetto di riqualificazione». A portare la spinosa questione tra i banchi della sala rossa di Tursi è stato il consigliere azzurro Guido Grillo: «Da tempo l'amministrazione comunale non si cura dei propri beni immobiliari. Si continuano a vedere in quella specifica zona di Voltri discariche a cielo aperto, inquinamento dei torrenti, per non parlare di tutti coloro, residenti e commercianti, che si sentono continuamente minacciati da questi rumeni. Così se il privato tende a valorizzare le sue proprietà, l'ente pubblico tende all'abbandono». L'assessore Arcangelo Merella preferisce non pronunciarsi ancora sulla data dello sgombero, in quanto prima dell'intervento occorrerà che la polizia municipale, in collaborazione con la Questura, verifichi la consistenza numerica delle persone che occupano quell'area. «È importante capire quanti bambini e quante donne vivono in quegli stabili - ha spiegato Merella - in modo da far intervenire i servizi sociali. Lo sgombero prevede che a questa gente venga offerta una sistemazione». Il timore è che una volta sfollati dagli ex capannoni dell'Ansaldo, i rumeni si spostino nei vicini edifici di proprietà del demanio militare anch'essi occupati abusivamente. «È sicuramente un problema - continua Merella -, perché in quel caso si tratta di una proprietà non comunale. In ogni modo cercheremo d'intimare al privato di adottare provvedimenti».

La speranza è che non si ripeta anche in questo caso il triste copione di via dei Laminatoi nei pressi di corso Perrone. Allora si trattava di palazzi occupati da extracomunitari. Furono sgomberati, oggi il degrado e gli ex inquilini sono riapparsi.

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